Antigone, tragedia greca di Sofocle rappresentata per la prima volta nel 442 avanti Cristo, nella sua trama e per i temi trattati è dopo quasi mille e 600 anni di grande attualità. Sofocle insieme ad Eschilo ed Euripide, è uno dei maggiori poeti tragici dell’antica Grecia. Le opere di questi tre grandi autori vengono ogni anno rappresentate nei maggiori teatri antichi. In Sicilia in particolare a Segesta e Siracusa, che richiamano il grande pubblico. Un lavoro impegnativo per il quale stanno lavorando i componenti di “Noi…oltre il teatro”, per la rivisitazione della tragedia greca: “Antigone, no alla violenza” per la regia di Rita Maria Mancuso, aiuto organizzatore messa in scena Silvana Giacone, coordinatrice del corpo di ballo Fitnes Rosalba Salamone, scenografia di Caterina Bongiovanni. Oltre 60 a turno sul palcoscenico che sarà installato nell’atrio del Collegio dei gesuiti dove il 13 agosto alle 21, nell’ambito di Alcamo estate 2024, sarà rappresentata la tragedia che contiene diversi significati: dignità e rispetto, donne vittime ed eroine capaci di sfidare il tiranno, diritto e governo, lotta per la giustizia. Nove gli interpreti e personaggi. Sette i personaggi del Coro: che interpreta l’umore della città e lo esprime. Il Coro in genere esegue il suo canto in armonia con la musica e con la danza. Ventisette i componenti del corpo di ballo Fitness ai quali poi vanno aggiunti coloro i quali, pur lavorando dietro le quinte, sono indispensabili: trucco e parrucco, aiuto sala, luci e musica, suono. Un lavoro di preparazione lungo e complesso per armonizzare la squadra dei partecipanti nei vari ruoli. Un’opera classica “Antigone”, capolavoro del mondo antico, che per l’attualità dei sui contenuti lascia spazio alle riflessioni.
“Noi…oltre il teatro”. Antigone, tragedia greca in scena al Collegio dei gesuiti di Alcamo
