“No alla svendita delle coste”

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    Polemiche sull’ultima proposta di project financing, a cui starebbe lavorando la Regione siciliana e che, nello specifico, riguarda la società Sidra che dovrebbe realizzare tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza i tratti di costa siciliana in erosione.

    In cambio la Regione dovrebbe concedere in uso per 30 anni, estensibili a 50, il demanio marittimo sul quale un gruppo di società immobiliari e turistiche interessate a sostenere l’iniziativa della Sidra potrebbero realizzare attività turistiche e commerciali di vario genere, dalla costruzione di nuovi porti ad aree commerciali passando per nuove strutture ricettive.

    “Se il progetto dovesse essere approvato – sottolinea Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente –, si potrebbe addirittura concedere a terzi la possibilità di realizzare stabilimenti balneari, incassando gli oneri concessori che attualmente incassa la Regione. In sostanza, per tutta la durata della concessione, il gruppo di società proponenti diventerebbe il proprietario di fatto della costa siciliana. E francamente, di tutto la Sicilia ha bisogno tranne che di fare un nuovo regalo alla speculazione edilizia, che è sempre stato un regalo all’illegalità”.

    “La proposta, scandalosa ed incredibile, diventa ancora più inaccettabile – dichiara Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia – se si va a guardare il piano finanziario”.

    “Facciamo appello al Governo, ormai agonizzante, perché eviti di lasciare dietro di sé ulteriori macerie”.

    “Sosteniamo l’iniziativa di Legambiente contro la svendita delle coste siciliane, nella speranza che non si lasci spazio a nuove e disastrose colonizzazioni – commenta il presidente dell’AnciSicilia, Giacomo Scala -. Delegare il controllo dei nostri litorali a terzi, in questo caso, significherebbe non solo rinunciare a una parte delle risorse provenienti dal turismo ma anche correre il rischio che queste zone diventino nuovamente preda della speculazione edilizia”.