A Trappeto la caretta-caretta aveva deposto le uova cinque giorni dopo eppure la schiusa ha portato già decine di tartarughine in mare. Ad Alcamo Marina, nei pressi dell’Alkamar, le uova se la stanno prendendo comoda. La schiusa potrebbe essere stata danneggiata o rallentata dalla mareggiata di un paio di settimane fa. Qualcuna, però, è riuscita a sbucare dalla sabbia ed a prendere il mare. Il primo esemplare a farlo è stata una tartarughina scocciata di rimanere sotto la sabbia calda: ha voluto giocare d’anticipo. Alle 23,30 di venerdì scorso, 21 agosto, è così nata “Claretta Alfa”, esemplare della covata depositata il 24 giugno scorso.
Nelle nottate susseguenti sono nate altre 3 caretta-caretta. In
tutto, finora, soltanto 4 del centinaio di uova depositate ha effettuato la schiusa e raggiunto il mare. Attorno al nido, che sorge fra Battigia e Tonnara, quasi al fianco del noto locale “Alkamar”, da quattro giorni tanta gente va e viene, bambini, giovani e adulti. Si pensava che, dopo la nascita di “Claretta Alfa”, fosse seguita la schiusa delle altre uova, operazione che solitamente dura alcuni giorni. Invece niente di tutto ciò. La prima tartarughina alcamese, infischiandosene della musica e del frastuono che arrivava dal locale vicino, si è avviata verso l’acqua, aiutata da una transennatura realizzata appositamente per evitare il disorientamento dei cuccioli, e ha preso quindi il mare. Poi altre tre sorelline l’hanno seguita.
O “Claretta Alfa” è stata troppo precoce e desiderosa di prendere un fresco bagno marino oppure le altre sono particolarmente lente e poco vogliose di darsi una smossa. Tutte le altre, e dovrebbero essere circa un centinaio, attendono ancora. I tempi sono del tutto soggettivi e dipendono anche dalle condizioni climatiche e ambientali. Il fatto che però in più di 60 ore si siano schiuse soltanto 4 uova, lascia qualche perplessità sulla salute del resto della covata.
