Alpauno

Nei cassonetti trapanesi immondizia dai Comuni vicini: 15 multe

Oltre alla spazzatura dei cittadini nei cassonetti trapanesi arriva anche quella dei residenti dei Comuni vicini. È quello che emerso dai controlli a tappeto intrapresi dalla polizia municipale. Un fenomeno da sempre presente in città, ma che si sta evidentemente accentuando e che rischia di diventare di giorno in giorno più preoccupante, a seguito della chiusura per saturazione della discarica di contrada Borranea. I caschi di bianchi di Trapani hanno così intensificato i controlli e in una sola mattinata hanno multato ben 19 persone per aver conferito rifiuti al di fuori dalle fasce orarie stabilite dall’amministrazione comunale del capoluogo – cioè dalle 17 alle 22 – e 15 risultano essere residenti in altri Comuni. La vasta operazione di controllo è finalizzata soprattutto a scoraggiare l’arrivo di spazzatura prodotta nei Comuni limitrofi, i cui sindaci hanno emesso l’ordinanza con la quale invitano i loro cittadini a tenere a casa, per il momento, i sacchetti dell’immondizia. In tutta la provincia trapanese le ordinanze sono identiche, da Alcamo fino a Marsala. La discarica di contrada Borranea ha temporaneamente raccolto i rifiuti della cosiddetta “Srr Trapani Nord” e dell’ATO Palermo 1, così come disposto dal ‘Dipartimento regionale Acqua e rifiuti’ in seguito alla chiusura della discarica di Siculiana, nell’agrigentino. “La Regione ha fatto sapere – riferisce il Sindaco Damiano – di aver revocato, su nostra richiesta, l’ordinanza che autorizzava l’ATO Palermo 1 e l’SRR Trapani Nord a conferire i rifiuti presso la discarica di contrada Borranea. Abbiamo ulteriormente richiesto – aggiunge il primo cittadino trapnese – la revoca di quella che autorizza fino al 28 dicembre il Comune di Partinico a scaricare a Trapani per consentire al Comune di Trapani di avvalersi della sua discarica”. Mentre ad Alcamo, Castellammare e Calatafimi, però, il disagio resta comunque limitato, riguardando solo i cosiddetti rifiuti indifferenziati, a Partinico, dove non si fa raccolta differenziata, tutto il rifiuto prodotto è sostanzialmente Rsu e va quindi conferito in discarica: si parla di 40 tonnellate di immondizia giornaliere. Se non si troverà presto una soluzione la città rischia di ritrovarsi, come già accaduto negli ultimi anni, letteralmente sommersa dai rifiuti.

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