Il Comune di Alcamo lancia un appello ai cittadini e commercianti per le iniziative durante il periodo natalizio. Per intanto lo stesso Comune ha pubblicato l’avviso per varare “Le vie dei presepi”, Natale 2018-2019. Gli aderenti alla iniziativa “Le vie dei presepi” potranno comunicare la propria adesione tramite modulo da presentare entro venerdì 30 novembre al Protocollo generale, piazza Ciullo, in forma cartacea o tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo: comunedialcamo.protocollo@pec.it email: assessoratoculturaespettacolo@comune.alcamo.tp.it Per informazioni e chiarimenti si può contattare il settore Pubblica istruzione, Promozione turistica e spettacolo: 0924/590318 – Via Pia Opera Pastore. L’amministrazione cerca l’aiuto 2dei commercianti (abbigliamento, accessori, alimentari, bar, gastronomie, ristoranti, laboratori artigianali e della ceramica etc.) del Centro storico, corso VI Aprile, corso stretto, piazza Ciullo, piazza della Repubblica) ad aggiungere nell’allestimento natalizio – è scritto in un comunicato – della propria vetrina il presepe, ovvero una rappresentazione creativa della Natività realizzata con diversi materiali. Vengono invitati anche i privati che volessero mostrare i presepi di famiglia ai visitatori esterni, ad aprire le proprie abitazioni, manifestando la volontà di mettere gli stessi presepi a disposizione dell’Amministrazione che potrà allestire, a sua volta, una mostra temporanea presso spazi e luoghi pubblici”. La proposta relativa alla realizzazione di una mostra di presepi può pervenire anche da parte delle associazioni culturali operanti nel territorio. Ai commercianti che vorranno mettere un addobbo floreale nello spazio antistante il negozio, sarà concesso il suolo pubblico in forma gratuita. Infine, l’amministrazione si riserva la possibilità di inserire nell’itinerario delle “Vie dei presepi” le Natività presenti nelle chiese di Alcamo. Invito dunque alla collaborazione ma ricordiamo che lo scorso anno fallì un’altra iniziativa quella dei mercatini di Natale da effettuare nel corso stretto. I commercianti si rifiutarono di partecipare per gli alti costi delle autorizzazioni da parte del Comune di Alcamo e decisero di trasferirsi a Castellammare dove vennero accolti a braccia aperte.