Alpauno

Morte del partinicese Vaccaro, il figlio posta le sue emozioni. Nessuna parola di rancore

Con grande dignità e soprattutto con maturità Gaspare Vaccaro, figlio di Gino, l’uomo morto dopo una rissa a Partinico, è riuscito a scrivere sui social i suoi sentimenti e il suo grande amore verso il padre. Con grande maturità il ventenne partinicese non ha scritto alcuna parola di rancore nei confronti dei fratelli Antonino e Leonardo Failla, autori della tragica rissa di domenica 30 marzo. I due, arrestati, in un primo momento erano stati accusati di omicidio preterintenzionale ma poi, alla luce delle immagini della videosorveglianza, l’accusa è stata alleggerita in rissa aggravata.

“Le parole non basteranno mai ad esprimere quanto importante tu fossi per me – ha scritto su Facebook Gaspare Vaccaro -. Sei andato via troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile dentro di me. Quante cose avevamo ancora da fare insieme, quanti insegnamenti dovevi ancora darmi ma una cosa è certa: il ricordo che hai lasciato rimarrà indelebile. Sei stato il mio punto di riferimento, di forza, colui che mi dava coraggio quando le cose andavano male e sono sicuro che continuerai ad esserlo da lassù”.

Intantoproseguono le indaginidei carabinieri di Partinico volte ad appurare un eventuale nesso fra la marte del fruttivendolo e quel pomeriggio di violenza. Secondo il GIP sarebbero stati proprio i Vaccaro ad assumere inizialmente il comportamtno più minaccioso. Tesi confermata da una telecamera di via Bixio che riprende i primi momenti della rissa con Gaspare e Gino Vaccaro che hanno impedito ad Antonino Failla di aprire lo sportello della sua autovettura. o allo stesso Failla di uscire dall’abitacolo. Poi giunse sul posto Leonardo Failla e la rissa si incancrenì con violentissimi calci e pugni da una parte e dall’altra. Una zuffa durata poco più di tre minuti. Gioacchino Vaccaro si è quindi rimesso alla guida ed è rientrato a casa. Qualche ora dopo il malore, la corsa in ospedale e la morte.

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