Alpauno

Morte De Luca, avvocato Lauria acquisisce cartella clinica. Si punta su passaggio dal pronto soccorso

Dissecazione aortica con relativo tamponamento cardiaco. Non lascerebbe dubbi il referto dell’autopsia effettuata sul corpo di Emilio De Luca, l’imprenditore alcamese e pilota di kart, deceduto in maniera fulminante il 27 marzo scorso sulla linea di partenza del GP di Castellammare del Golfo. I familiari della vittima, tramite il loro legale, l’avvocato alcamese Saro Lauria, avevano inviato un esposto in procura, subito dopo il tragico evento, e richiesto la cartella clinica di quanto avvenuto all’ospedale di Alcamo nella notte fra venerdì e sabato, circa 36 ore prima della morte.

Pare che il trentaquattrenne, dopo i primi accertamenti, abbia deciso volontariamente di lasciare il pronto soccorso ma il legale della famiglia chiede chiarezza su quanto i sanitari abbiano detto all’imprenditore alcamese e soprattutto sugli eventuali farmaci somministrati all’uomo e sugli esami diagnostici effettuati. Insomma l’avvocato, per tutelare i propri assistiti, starebbe cercando di individuare eventuali errori sanitari al pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo che, quella notte, era diretto dalla dottoressa Maria Cristina Farina.

L’imprenditore edile, pilota di kart e organizzatore della gara castellammarese, si era recato al San Vito e Santo Spirito nella notte fra 25 e 26 marzo, a causa di un malore. Dopo gli accertamenti con gli enzimi cardiaci avrebbe lasciato il nosocomio alcamese intorno alle 5,30 del mattino. Saranno gli accertamenti della procura sulla cartella clinica e un consulente medico nominato dall’avvocato Saro Lauria a fare luce sull’episodio, su quanto fatto e non fatto in ospedale ma soprattutto sull’eventuale nesso eziologico con la tragica morte del trentaquattrenne salutato poi, al termine del suo funerale, dal rumore rombante dei suoi amatissimi kart.

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