Alpauno

MMD, cartella sanitaria secretata. Per questo nessuna traccia di visita ad Alcamo?

Il fascicolo sanitario elettronico di Andrea Bonafede, vale a dire Matteo Messina Denaro, sarebbe stato secretato da qualcuno che poteva accedere ai sistemi informatici dell’ASP. Non sarebbe stato dunque visibile a tutti, ma certamente – questo sostiene la Procura  – al medico del boss, il campobellese Alfonso Tumbarello. Questo potrebbe anche spiegare come non ci sia alcuna traccia del passaggio di Messina denaro, alias Bonafede, dal reparto di chirurgia dell’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo per una visita specialistica fissata, con apposita prescrizione rinvenuta dagli inquirenti, per il 2 gennaio scorso.

Dietro questa scelta ci potrebbe essere qualcuno esperto del settore che possa avere suggerito al boss di ricorrere all’escamotage della secretazione del fascicolo sanitario elettronico per proteggerne la latitanza. Non soltanto quindi l’accesso, se effettivamente ci sia stato, all’ospedale di Alcamo , ma anche altri in nosocomi del trapanese per la cura e le terapie necessarie al problema oncologico del boss castelvetranese.

Dagli archivi elettronici non spunterebbe infatti nulla forse proprio perché a cartella sarebbe stata secretata. Ma gli intrecci fra Messina Denaro ed Alcamo sono stati anche altri. Lo scorso mese di febbraio, infatti, gli uomini della DIA fecero visita per due giorni all’ufficio anagrafe e carte d’identità del comune di Alcamo ed acquisito, documenti, certificazioni e fotografie che potessero ricondurre all’ex latitante di Cosa Nostra.

Dalle indagini era anche emerso che uno dei documenti di identità con cui il boss andava in giro da latitante fosse stato rilasciato proprio dal comune di Alcamo nel 2000, intestato ovviamente ad altra persona ma con la fotografia di Matteo Messina Denaro. Poi gli affari, o presunti tali, in materia di energia rinnovabile e pale eoliche che il boss, adesso rinchiuso nel carcere de L’Aquila, avrebbe intrattenuto con l’imprenditore alcamese Vito Nicastri.

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