Mense scolastiche, ColDiretti elogia operato NAS. “Maggiore utilizzo dei prodotti locali”

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Duecentodieci chilogrammi di alimenti irregolari sequestrati per la mancata tracciabilità sull’origine destinati alle mense scolastiche delle province di Trapani, Agrigento e Palermo è certamente un risultato sconvolgente perché riguarda l’alimentazione degli studenti. Così Coldiretti è ritornata sulle ispezioni messe a segno dai Nas dei carabinieri e sui controlli nelle strutture di ristorazione collettiva che hanno anche accertato irregolarità nel 33% delle aziende controllate.

“Si tratta di una vera e propria emergenza che va fermata con continue azioni di controllo – afferma Coldiretti Sicilia – ma anche con interventi decisi che prevedano l’uso di prodotti locali”. “Con il cibo, per tutti e non solo per i bambini, non si scherza. Dare loro da mangiare prodotti non di qualità è un crimine particolarmente poiché ai danni provocati al sistema economico ed all’occupazione – ha continuato Coldiretti – si aggiungono i pericoli per la salute in una fase delicata della crescita”.

Un reato particolarmente grave per una regione come la Sicilia che oltre ad avere il primato nel biologico, può contare su oltre 250 specialità ottenute secondo regole tradizionali. Oltre che alle operazioni del Nas di Palermo, Coldiretti guarda anche a quanto accertato in tutta Italia, “dimostrando che su questo settore non occorre mai spegnere i riflettori” e che anche in Sicilia da anni è operativo il progetto «Educazione alla campagna amica» di Donne Impresa, che coinvolge migliaia di bambini. “I bambini vanno indirizzati alla sana alimentazione – ha concluso l’associazione siciliana di Coldiretti – perché diventeranno consumatori consapevoli da grandi”.