Mazara del Vallo-Duplice omicidio, si indaga su lettere scritte col sangue

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Due lettere scritte con il sangue su una parete prima di morire dissanguata per le coltellate ricevute. E’ stato l’ultimo tentativo di Rita Decina, la 28enne uccisa ieri con il compagno, Angelo Cannavò di 29, nella loro abitazione alla periferia di Mazara del Vallo, per tentare di fare conoscere il nome dell’assassino e degli assassini. “E’ uno spunto investigativo su cui stiamo lavorando”, spiega all’Adnkronos il Questore di Trapani, Maurizio Agricola, che conduce le indagini sul duplice omicidio. Sembra che le lettere siano la ‘E’ e la ‘R’, ma in realtà non c’è certezza. Infatti non sono state scritte con chiarezza e quindi si tratta di ipotesi al momento. Cosa che conferma lo stesso questore trapanese. Intanto sono proseguiti per tutta la notte gli interrogatori di parenti e amici dopo il duplice omicidio della giovane coppia. Si stanno cercando dettagli, anche quelli più insignificanti, per cercare di fare luce su un episodio di una certa efferatezza. Soprattutto si stanno ascoltando le persone più vicine alla coppia assassinata, in modo che possano sapere anche le situazioni più intime. L’obiettivo è quello di cercare di capire chi e perché possa essere stato spinto ad uccidere i due conviventi. L’uomo è stato trovato al piano terra dello stabile, mentre la donna è stata rinvenuta sul piano ammezzato. I due sono stati uccisi a coltellate. Per ora la pista più accreditata dagli investigatori che indagano sull’assassinio della coppia è quella di un regolamento di conti nel mondo della droga. Infatti Angelo Cannavò avrebbe alle spalle piccoli precedenti proprio nell’ambito dello spaccio di stupefacenti. Nel frattempo si attendono anche i risultati dell’autopsia, che è stata effettuata questa mattina, per raccogliere nuovi elementi. I due, come accertato dal medico legale, avrebbero lottato prima di essere finiti a coltellate e poi sarebbero stati sgozzati. Il duplice omicidio è avvenuto per ora di pranzo di ieri. Entrambi avrebbero cercato di contrastare il killer o i killer: infatti presenterebbero diverse ferite alle braccia. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della coppia. I due conviventi effettuavano lavori saltuari. Le indagini della polizia sono coordinate dal sostituto procuratore di Marsala Giulia D’Alessandro.