MARSALA: stalker minaccia ed aggredisce la moglie. arrestato

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I Carabinieri della Stazione di Petrosino, diretti dal Luogotenente Maurizio Giaramita, hanno tratto in arresto per i reati di atti persecutori (art. 612 bis C.P.), violazione di domicilio (art. 614 C.P.), molestie (art. 660 C.P.) ed ingiuria (art. 594 C.P.) PICCIONE Alessandro, 51enne pregiudicato di origini siracusane ma residente a Marsala, i reati sono stati commessi in danno della ex moglie, del figlio e della suocera.

Il tutto ha avuto inizio nel pomeriggio di alcuni giorni fa, quando è stato richiesto l’intervento dei militari dell’Arma poiché il PICCIONE si era introdotto in casa dell’ex coniuge dove l’aveva aggredita, minacciata ed ingiuriata alla presenza del figlio e della madre, per poi dileguarsi.

Dal racconto del’ex moglie di Piccione e dei familiari è emerso che l’ex marito aveva più volte minacciato la donna arrecando anche danni  agli oggetti di casa, infatti nell’abitazione vi erano vari vasi rotti.

I Carabinieri hanno così deciso di pattugliare la zona in modo da poter immediatamente intervenire in caso di ritorno del PICCIONE.

Infatti, appena un’ora dopo, PICCIONE si era presentato nuovamente innanzi la casa, tentando di entrare e sferrando calci e pugni sia alla porta d’ingresso che alle tapparelle delle finestre. Arrivati sul posto i militari hanno trovato l’uomo sul retro dell’abitazione che prendeva a calci una porta d’alluminio.

Colto sul fatto l’uomo è stato fermato ed accompagnato in caserma per tutti gli accertamenti del caso.

Dalle indagini i militari dell’Arma di Petrosino hanno accertato che PICCIONE negli anni era già stato querelato più volte dalla moglie per maltrattamenti in famiglia, nonché condannato dal Tribunale di Marsala alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione per lo stesso reato. Partendo da tali presupposti e ricostruendo nel dettaglio la condotta tenuta nelle ore precedenti, il 51enne è stato tratto in arresto e condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dinanzi il Tribunale di Marsala.

L’Autorità Giudiziaria marsalese, vagliati tutti gli elementi, ha avallato l’operato dei militari dell’Arma ed, anzi considerando la condotta persecutoria tenuta, ha confermato al misura restrittiva degli arresti domiciliari.