Continua incessante l’attività dell’associazione MareVivo nel recupero delle cosiddette reti-fantasma, quelle abbandonate nei fondali marini e che arrecano notevoli danni alla fauna marina. Ieri l’ennesimo recupero nel tratto di mare fra Trapani e l’isola di Formica. Un intervento importante e delicato per una rete fantasma nei pressi del relitto Pavlos V, a circa 25-30 metri di profondità. Ad intervenire i volontari della Divisione subacquea di Marevivo, appartenenti al gruppo “Free Divers” di Trapani. Le operazioni hanno consentito di liberare il fondale da una rete di oltre 200 metri di lunghezza e 400 chilogrammi di peso. L’intervento è stato organizzato dalla Delegazione Marevivo Sicilia ed effettuato sotto la supervisione della Guardia Costiera-Capitaneria di Porto di Trapani, in collaborazione con il comune trapanese, Federpesca, cooperativa affiliata San Giuseppe, imbarcazione “Antonietta Madre” del porto di Trapani e azienda Formula Ambiente incaricata dal comune capoluogo trapanese dello smaltimento dei rifiuti e anche delle reti da pesca.
Il recupero è stato effettuato in un fondale di circa 38 metri in cui giace il ‘Pavlos V’, il relitto di una petroliera greca inabissatasi l’11 gennaio 1978 a causa di un incendio scoppiato nei motori e che costò la vita a due macchinisti. Purtroppo sono sempre più numerose le reti abbandonate individuate nei fondali dei mari della Sicilia e che rischiano di compromettere irrimediabilmente l’ecosistema marino. Rappresentano, infatti, una seria minaccia per la fauna e anche per la flora, in quanto un’enorme quantità di mammiferi marini, anche in via di estinzione, spesso vi resta impigliata. Inoltre le microplastiche, rilasciate in acqua dal deterioramento delle reti-fantasma, vengono ingerite dai pesci per poi finire nella catena alimentare. L’attività di recupero si inserisce all’interno di un più ampio progetto di MareVivo rivolto alla sensibilizzazione dei pescatori delle cooperative locali. Infatti, presso la sede della Capitaneria di Porto di Trapani, in una seconda fase verrà proiettato un filmato che mostrerà i diversi momenti dell’operazione di recupero della rete fantasma e indicherà le buone pratiche da adottare per evitare la dispersione in mare delle attrezzature da pesca.