“Beati gli operatori di pace” è il tema dell’ edizione 2013 della Marcia Insieme per la Pace, promossadall’Azione cattolica diocesana di Trapani in collaborazione con l’Agesci e l’F.S.E. che si svolgeràdomani aCalatafimi Segesta a partire dalle ore 9,30.
Anche quest’anno filo conduttore dell’iniziativa, che coinvolgerà circa seicento persone, è il tema delmessaggio di papa Benedetto XVIper la46a Giornata Mondiale della Pace: “Beati gli operatori di pace”.
La marcia sarà preceduta da un momento di preghiera e dopo attraverserà tutte le vie principali del paese fino a raggiungere la Chiesa Madre San Silvestro Papa, dove, alle 11,30,l’Arcivescovo Mons. Alessandro Plotti celebrerà la messa. Durante il tragitto è prevista “la marcia silenziosa” un momento di silenzio e di preghiera per tutte le vittime dei conflitti dimenticati e tutt’ora in atto.Diversi anche i segni e le iniziative di solidarietà che ogni anno l’ACR (l’Azione cattolica ragazzi) promuove per il mese della pace.
Quest’anno, il gadget scelto è unapiccola lampada per la lettura. Un gadget semplice che permette di illuminare le pagine di un libro quando tutto intorno deve essere spento. Il gadget sarà venduto per finanziare il progetto di pace scelto per quest’anno associativo, permettendo al gruppo di Alessandria d’Egitto di realizzare “Art & Life” per tre anni consecutivi e diventare un vero punto di riferimento sul territorio per tutti quei bambini che a causa della povertà e della miseria non vedono riconosciuto il loro diritto a sentirsi amati.
A conclusione della celebrazione eucaristica infine è prevista lacollocazione di un albero di ulivo come segno di pacee impegno da parte dei ragazzi partecipanti.
“Pace non è assenza di guerre, di violenza..- dichiara Gino Gandolfo , presidente diocesano dell’Azione Cattolica Diocesana di Trapani – Pace è riconoscere ogni giorno, nelle situazioni concrete in cui viviamo (scuola, lavoro, famiglia, amici, sport, la comunità cristiana…) il valore che ogni uomo porta in sé; il valore che ogni uomo può avere ‘per me’ e non perché ‘fa’ qualcosa, o mi ‘da’ qualcosa, non riduciamo tutto a ‘produzione’, a ‘efficientismo’!!.. ogni uomo è valore per me per il semplice fatto che esiste e il suo esistere mi interpella e mi fa rendere conto anche del mio stesso esistere! La pace può sembrare una sfida lontana, ma non lo è affatto. Perché la pace comincia sempre dal basso, dalle relazioni con chi ci è più vicino, dalle scelte che compiamo quando andiamo a fare la spesa o dalla disponibilità ad ascoltare le storie di chi crediamo lontano ma poi finiamo per trovare all’angolo della strada. Essere uomini e donne di pace , prima ancora che il mondo , -sottolinea Gandolfo – cambia la vita delle nostre città rendendole davvero casa di tutti”.