Marcia della Legalità 2023 a Camporeale, Inzerillo: “Occorre evitare gli errori passati”

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Si è tenuta ieri a Camporeale la “Marcia della Legalità 2023” volta a rilanciare l’importanza della lotta alla mafia a partire dalla vita quotidiana. La manifestazione, promossa dall’arcidiocesi di Monreale, è stata accompagnato dal tema “iofacciolamiaparte”, uno slogan scelto dall’ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, insieme alla Pastorale Giovanile e all’ufficio catechistico diocesano. Al centro dell’evento, l’importanza di combattere l’indifferenza e l’omertà per far memoria e non dimenticare chi ha cercato, in tutti i modi di non rassegnarsi al malaffare ma di ribadire l’importanza del rispetto delle regole. La marcia, cui hanno preso parte il presidente della commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici, il sindaco di Camporeale, Gigi Cino, diversi sindaci dei comuni dell’arcidiocesi, rappresentanti delle forze dell’ordine e studenti,  è stata preceduta da un momento di riflessione all’interno del centro “Don Bosco” con la proiezione del documentario sul giudice Rosario Livatino. Successivamente, da piazza Tenente Scaduto la marcia è proseguita verso la chiesa madre accompagnata da danze, canti e poesie e manifesti realizzati dagli alunni dell’istituto comprensivo “Leonardo Sciascia”. “Siamo stati a Corleone e Montelepre – ha dichiarato don Angelo Inzerillo, direttore dell’Ufficio Pastorale Problemi Sociali e il Lavoro di Monreale – ora dopo la pausa dovuta alla pandemia, vogliamo riprendere a marciare. La memoria – ha proseguito Inzerillo – costruisce la nostra identità e ci fornisce gli anticorpi che ci permettono di evitare di cadere negli stessi errori del passato”.  A guidare la marcia, Monsignor Gualtiero Isacchi, arcivescovo di Monreale