Mafia ed estorsioni, 8 arresti tra Italia e Usa: uno a C/mare del Golfo

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Otto i provvedimenti di custodia cautelare in carcere eseguiti oggi a New York, Castellammare del Golfo, Milano e Matera, dalla Polizia di Stato nei confronti di altrettanti soggetti tutti ritenuti responsabili di associazione per delinquere transnazionale, finalizzata alla tentata estorsione ed aggravata dalle modalità mafiose. Quattro di essi sono attualmente detenuti – tre in Italia e uno negli Stati Uniti- per associazione per delinquere di tipo mafiosa finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione arriva al termine di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Potenza, condotta dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Matera. Le indagini, avviate oltre un anno fa, si sono sviluppate a margine dell’inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria denominata New Bridge, operazione che consentì, nel febbraio scorso, l’arresto di 26 persone e di disarticolare un sodalizio mafioso, tra Calabria e Stati Uniti, dedito al traffico internazionale di stupefacenti. In quel contesto alcuni indagati risultarono coinvolti in una richiesta estorsiva di un milione di euro ai danni del noto imprenditore italiano Lorenzo Marsilio, titolare della società Sudelettra, azienda leadernel settore energetico, operante sia in Italia che all’estero. Le indagini suffragate da diversi servizi tecnici, hanno permesso di scoprire i protagonisti della vicenda, dimostrando le proiezioni internazionali di cosa nostra e della ‘ndrangheta in America, oltre alle attuali dinamiche in seno alle storiche famiglie mafiose di New York. Tra i soggetti destinatari del provvedimento l’italo-americanoFrancesco Palmeri, attualmente considerato underboss di John Gambino, capo dell’omonima famiglia mafiosa newyorkese, arrestato in esecuzione di un mandato di arresto provvisorio a fini estradizionali emesso dalla D.D.A. di Potenza; il pregiudicato Salvatore Farina, arrestato a Castellammare del Golfo, figlio di Ambrogio ritenuto boss di cosa nostra siciliana ed imputato per l’omicidio del giudice Ciaccio Montalto.E ancora Giovanni Grillo, arrestato all’aeroporto di Milano-Malpensa mentre era in procinto di lasciare l’Italia per New York. In passato coinvolto nell’inchiesta ONIG che, nel 1994, scoprì i cartelli criminali delle cosche calabresi Macrì, Costa e Commisso e delle famiglie mafiose di Trapani, Agrigento e Catania, dediti al traffico internazionale di stupefacenti, tra il Sud America, U.S.A. e Italia, consentendo l’arresto di oltre 100 indagati. Agli arresti sono finiti anche il napoletano Michele Amabile, con dimora negli Usa, oltre a Carlo Brillante, Daniele Cavoto, e Francesco Vonella – questi ultimi tre già detenuti a Benevento per l’indagine New Bridge – e Raffaele Valente, in carcere negli Stati Uniti a seguito del coinvolgimento nella stessa inchiesta, destinatario di un mandato di arresto provvisorio a fini estradizionali richiesto dalla D.D.A. lucana.

(Nella foto: Salvatore Farina)