Si chiama lockpiking e il termine è stato coniato recentemente dalla Procura antimafia di Bari che ha scoperto il fenomeno su larga scala non solo pugliese ma anche nazionale. E’ una nuova tecnica di furto che non lascia in pratica nessun segno di scasso ma non solo per le destrzza quanto per il modo subdolo con cui è attuato. La metterebbe in pratica un clan criminale georgiano che ha stabilito la sua base operativa a Bari. Decine di appartamenti svaligiati in poche settimane. L’altra particolarità sarebbe che i malviventi si servono delle ragazze inviate in Italia a lavorare come colf e badanti per ottenere informazioni puntuali sulle case, copertura e appoggio logistico.
La notizia è stata resa nota dal giornalista Vincenzo Damiani sul Corriere del Mezzogiorno, e riportata sul portale LIbero, e un ruolo centrale in questa nuova tecnica di assalto alle case, ville e appartamenti e aziende potrebbe infatti essere rivestito proprio dalle donne. E’ un particolare che emerge dalle indagini dell’Antimafia sulla mafia georgiana che agisce nel Barese senza, novità di non poco conto, il contrasto dei clan locali. Gli affiliati alla mafia dell’Est dispongono di “appoggi logistici e di armi”, rispondono a un’unica “regia” e si dedicano “sistematicamente a furti in appartamento, rapine ed estorsioni, nonché al successivo riciclaggio dei preziosi trafugati, sovente con il coinvolgimento di italiani titolari di negozi “compro oro” che provvedono a fondere i gioielli in lingotti”.
Per fare tutto ciò, riportano il Corriere del Mezzogiorno e asua volta Libero, si servirebbero delle loro connazionali portate a Bari e nel resto d’Italia e, quasi tutte, impegnate come colf e badanti. “Tali sodalizi criminali – è scritto nella relazione della Dna – si distinguono per l’importante assetto organizzativo : i soggetti non operano mai individualmente ma in gruppo, ognuno con uno specifico ruolo (chi si occupa dei furti, chi della falsificazione dei documenti, chi dell’acquisto di schede telefoniche)”.
E per svaligiare gli appartamenti usano una tecnica chiamata lockpicking, ovvero “aprono le serrature delle porte blindate degli edifici con strumenti che non producono alcuna forzatura. Sono in grado di disattivare qualsiasi tipo di antifurto, raggiungono una preparazione atletica di tipo quasi militare per superare gli ostacoli fisici, comunicano tramite schede cellulari anonime che vengono vorticosamente sostituite; dispongono di documenti falsificati nei quali sovente figurano come cittadini bulgari, ovvero di più documenti autentici in cui il nominativo risulta diverso per la difforme traslitterazione dei caratteri cirillici”.