Licenziamento educatori IPAB ‘San Pietro’ di Alcamo, UIL chiede un mese di tempo

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  1. Alla convocazione dei sindacati ha risposto soltanto la UIL. Così il commissario straordinario dell’Ipab ‘Pastore-San Pietro’, Vito Giuliana, ha incontrato il sindacalista Giorgio Macaddino per fare il punto sul paventato licenziamento di 3 dei cinque educatori in servizio presso la comunità-alloggio ‘La coperta di Linus’. La vicenda ruota attorno a una vicenda apparsa paradossale anche allo stesso segretario della UIL. L’IPAB, infatti, aveva proposto agli educatori di incrementare il loro orario di lavoro settimanale con tanto di aumento di stipendi e quote accessorie. Da 17 ore e 36 minuti a settimana sarebbero passati a 30 ore. La proposta, messa per iscritto e comunicata anche ai sindacati nel corso di un incontro svoltosi il 23 gennaio scorso. La necessità era scaturita dalla richiesta del tribunale di Marsala di inviare nella struttura alcamese una minorenne gravida che, a breve, avrebbe partorito. Era quindi necessario avere il personale maggiormente presente per garantire e tutelare la sicurezza del neonato. In questi tempi di difficoltà economiche, chiunque farebbe salti di gioia per un incremento di orario e stipendi ed invece gli educatori dell’IPAB avrebbero rifiutato la proposta. Alla base ci sarebbero anche le rimostranze per le sei mensilità arretrate di stipendio. A rischio quindi adesso la sopravvivenza della comunità-alloggio ‘La coperta di Linus’. In questa struttura gli ospiti attualmente sono tre per una capacità massima di dieci. Per pagare gli stipendi necessitano ovviamente più rette e quindi più ospiti. Cosa accadrà adesso? Giorgio Macaddino della UIL ha chiesto al commissario Giuliana un mese di tempo per cercare di dirimere la vicenda e provare a far rientrare la presa di posizione degli educatori. Dopo questo mese di tentativi si potrebbe quindi ipotizzare di trasferire ad altro ente gli educatori che verrebbero licenziati dall’Ipab San Pietro.