Le Isole Ecologiche ad Alcamo ferme da un anno e mezzo, interrogazione all’ARS di M5S

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di Antonio Pignatiello

 

 

Sulle isole ecologiche di Alcamo ferme da oltre un anno e mezzo arriva ora l’interrogazione all’ARS del Movimento Cinque Stelle. “Alcamo differente”, l’avevano chiamata ad Alcamo Giacomo Scala, la campagna mediatica costata ai cittadini circa 80.000 euro, per il lancio, nel febbraio del 2011, delle isole ecologiche computerizzate interrate proprio ad Alcamo;

Ma le isole ecologiche, che furono presentate come il non plus ultra della raccolta differenziata dei rifiuti e come un rivoluzionario salto di qualità nella vita giornaliera dei cittadini alcamesi, da oltre un anno e mezzo non funzonano.

C’era stata una bella inaugurazione, in tutto 10 isole all’avanguardia, ed erano presenti tutte le autorità, a cominciare dall’allora Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo e l’istallazione  è costata circa 1,2 milioni di euro provenienti da fondi comunitari e la costosa e rivoluzionaria istallazione veniva accompagnata, da parte dell’allora Sindaco di Alcamo Giacomo Scala, da slogan del tipo “via i cassonetti maleodoranti, da oggi ad ogni ora si possono conferire i rifiuti differenziati, e con l’apposita tessera magnetica accumulare punti per avere uno sconto sulla TARSU, la tassa sui rifiuti.

Nel luglio del 2010 inoltre ogni famiglia aveva ricevuto il proprio badge elettronico e con una campagna di informazione, costata soldi pubblici, tutte le famiglie alcamesi erano state avvisate della possibilità di acquisire bonus per avere uno sconto sul pagamento della TARSU con la tsserina magnetica. A fare il conto di quante famiglie esistono ad Alcamo il costo è presto fatto.

Poi il sistema ha improvvisamente cessato di funzionare a causa di un presunto guasto che avrebbe colpito e mandato in tilt il sistema del software e secondo l’allora Assessore all’ambiente, Massimo Fundarò, era onere all’Ato Tp1 “Terra dei Fenici” e dell’Aimeri ambiente, la società che materialmente si occupa della raccolta dei rifiuti, occuparsi della manutenzione, ma entrambe non non hanno mai provveduto, facendo tira e molla sulle responsabilità.

Il danno che inizialmente ammontava a circa 30.000 euro è lievitato notevolmente ed è culminato, in un contenzioso, tra Comune di Alcamo, Ato Terra dei Fenici e Aimeri Ambiente, che però in fin dei conti colpisce solo i cittadini di Alcamo e il Comune ha anche denunciato per danno erariale Aimeri e Ato alla Corte Conti, Il 17 Maggio 2012, infatti, è stata presentata dall’assessore all’ambiente e dal dirigente del Settore Promozione economica una denuncia dalla quale si evince che il mancato funzionamento delle isole interrate, già a maggio 2012 aveva provocato danni per 92.726 euro ma l’ulteriore lasso di tempo trascorso dal ricorso ha più che triplicato il danno erariale e nei confronti dei cittadini e ad esso va aggiunto anche un notevole danno all’immagine, in quanto Alcamo era tra i primi Comuni virtuosi in Sicilia per la raccolta differenziata.

L’assessore all’ambiente del Comune di Alcamo aveva annunciato che le isole sarebbero tornate a funzionare entro maggio 2013, specificando che l’Ato “terra dei fenici” sarebbe intervenuta in via sostitutiva addebitando i costi sull’Aimeri ambiente ma fino ad ora le isole ecologiche non funzionano.

Ora Cinque stelle chiede al presidente della regione e agli assessori competenti se non intendano intervenire per ristabilire un servizio che è stato pagato con grande dispendio di soldi pubblici e che da tempo è bloccato per motivi esclusivamente burocratici e se vi è intenzione, da parte di questo Governo, di pretendere chiarezza sull’accaduto e sulle responsabilità di chi ha interrotto, causando un danno all’erario ed ai cittadini, un servizio di pubblica utilità.