Operazione setaccio da parte dei carabinieri della Compagnia di Trapani nelle campagne di Calatafimi-Segesta, Mazara e Petrosino contro il lavoro nero in agricoltura durante questo periodo dedicato prevalentemente alla raccolta di pomodori. Indagini anche per verificare l’esistenza di “caporali” che gestiscono la mano d’opera sottopagata e nello stesso tempo i lavoratori debbono corrispondere una sorta di tangente a questi individui prelevati dalla misera paga giornaliera per sfacchinare nei campi, battuti dal sole. I carabinieri, che hanno impiegato anche appositi reparti specializzati, hanno controllato 5 aziende e verificate 19 posizioni lavorative. I militari hanno scoperto complessivamente 10 lavoratori in nero sui 19 presenti contestando sanzioni amministrative per 46 mila e 500 euro. Nelle campagne di Calatafimi-Segesta in un’azienda agricola sono stati controllati 8 lavoratori intenti a raccogliere pomodoro, di cui al controllo 3 sono risultati «in nero», tutti italiani. In una azienda agricola di Petrosino, scoperti 3 lavoratori «in nero» su 3 presenti in tenti nella raccolta di pomodori, di cui un marocchino, un tunisino e un italiano. A Mazara sono stati scoperti due lavoratori «in nero» su 2 presenti intenti nella raccolta di broccoli: uno del Burkina Faso e un tunisino. In una quarta azienda agricola, ancora a Mazara individuati 2 lavoratori «in nero» su 2 presenti: un romeno e un tunisino. A nessuna di queste aziende agricole è stata applicata la sospensione dell’attività imprenditoriale per la circolare 33/2009 del Ministero del lavoro che garatntisce di preservare il raccolto, altrimenti soggetto a deperimento e quindi alla distruzione. Sono state applicate solo le sanzioni amministrative. Anche in quest’occasione abbiamo avuto il 100% del lavoro nero emerso in tre casi particolari. La piaga del lavoro nero consente di sottopagare il lavoratore e di evadere il versamento dei contributi. I militari dell’Arma proseguiranno i controlli nelle campagne e già hanno messo a punto il dispositivo dei controlli in vista dell’imminente vendemmia.
(foto di repertorio)