Lavori al castello di Venere, irregolarità nel cantiere di un’opera pubblica

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Un lavoratore in nero, assenza della messa a terra dell’impianto elettrico e mancanza delle protezioni delle aperture dei muri prospicenti il vuoto. Irregolarità che talvolta capitano, purtroppo, nei cantieri edili ma che fanno maggiormente sensazione quando si tratta di opere pubbliche come quanto accaduto al castello di Venere di Erice Vetta. Si tratta dell’appalto per la riqualificazione, la funzionalizzazione e la renderizzazione dei resti del tempio di Venere Ericina.

Lavori che dovrebbero concludersi entro la fine del 2024. A scoprire le irregolarità nel cantiere sono stati i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani e della Stazione di Erice, nell’ambito del piano nazionale sul contrasto al lavoro nero e tutela della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Intervento finanziato con fondi dell’Unione Europea. Al termine dell’ispezione i militari dell’Arma hanno denunciato il legale rappresentante della ditta appaltatrice, un imprenditore edile di 62 anni, ed emesso  un’ammenda di oltre 2000 euro.

Ulteriore sanzione amministrativa di 1800 euro è stata invece comminata per la posizione lavorativa in nero di un dipendente, per un periodo antecedente alla regolare assunzione. Continueranno anche nei prossimi giorni – fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Trapani, i controlli alle attività commerciali e ai cantieri edili per il contrasto al lavoro nero e in favore della tutela della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Anche, come capitato nel caso del Castello di venere, per le opere finanziate con fondi pubblici.