La strage di Alcamo Marina, risarcimento dei danni: al via nuove udienze

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Nuova udienza davanti ai giudici della Corte d’appello di Catania dove si svolge il processo, intentato da Gaetano Santangelo, che venne ingiustamente accusato e poi condannato a 20 anni per avere fatto parte del commando che la notte del  27 gennaio del 1976 uccise due carabinieri all’interno della casermetta di Alcamo Marina. Gaetano Santangelo, prima dell’arresto per l’esecuzione della condanna fuggi in Brasile, e ottenne lo status di rifugiato politico assieme a Vincenzo Ferrantelli, anche lui ingiustamente perseguitato per un duplice omicidio mai commesso. La nuova udienza a Catania per la richiesta del risarcimento del danno patrimoniale, biologico e morale, è di 12 milioni di euro. Santangelo è assistito dagli avvocati Saro Lauria e Alessandro Finazzo. Già ha ottenuto dallo Stato il risarcimento di un milione e 100 mila euro per l’ingiusta detenzione. Così come Vincenzo Ferrantelli e Giuseppe Gulotta, al quale sono stati liquidati, solo per l’ingiusta detenzione, oltre 20 anni di carcere, la somma di 6 milioni e mezzo di euro. Per gli altri danni chiesti 56 milioni di euro. Tutti e tre assolti grazie alla revisione dei processi con l’assistenza dell’associazione “Progetti innocenti”, sono stati scagionati da ogni accusa ma hanno avuto stravolta la loro vita per un crimine mai commesso, ma del quale si autoaccusarono dopo torture e sevizie subite in una casermetta dei carabinieri di contrada Sirignano. Progetto Innocenti ha anche avviato la causa di risarcimento per i famigliari di Giuseppe Mandalà, il bottaio di Partinico. E la strage di Alcamo Marina probabilmente andrà ad allungare la lista dei misteri d’Italia poiché dopo 41 anni restano misteriosi esecutori e mandanti. E più passa il tempo più diventa difficile risolvere il giallo della uccisione di due giovani carabinieri: Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, ai quali è stata dedicata una stele ad Alcamo Marina dove ogni anno viene celebrata la ricorrenza. E un tratto della statale 187 oggi prende il nome dei due carabinieri. In questa  fase la richiesta allo Stato dei risarcimenti dei danni, sono individuali.