Alpauno

La Sicilia dei virtuosi, Calatafimi Segesta tra i primi quattro comuni ‘Ricicloni’

Premiare i Comuni che gestiscono i rifiuti in modo efficace, sostenibile e con una spiccata attenzione all’economia circolare: è questo l’obiettivo di Comuni Ricicloni, l’iniziativa promossa da Legambiente giunta alla sua 32sima edizione, che nei giorni scorsi ha reso noti i dati 2024 durante l’Ecoforum nazionale sui rifiuti e l’economia circolare.

Il riconoscimento più ambito va ai cosiddetti “Comuni Rifiuti Free”, ovvero quei territori che non solo superano il 65% di raccolta differenziata, ma che producono meno di 75 kg di rifiuto secco residuo per abitante all’anno. In un contesto nazionale ancora a due velocità, con ampie differenze tra Nord e Sud, la Sicilia fa passi avanti significativi, con diversi centri che si distinguono a livello regionale e nazionale.

Tra questi spicca San Giuseppe Jato che conquista il primato assoluto regionale per la categoria 5.000-15.000 abitanti, con una performance di eccellenza: 93,3% di differenziata e appena 15,7 kg di secco residuo pro capite annuo. “Dedico questo premio ai miei concittadini – ha affermato il sindaco Giuseppe Siviglia – e a chi ogni giorno lavora con dedizione”. Calatafimi Segesta, si colloca tra i primi quattro comuni siciliani nella stessa categoria, con un’imponente percentuale di raccolta differenziata pari all’86,9% e appena 40 kg annui di rifiuto secco per abitante. “Un risultato che ci riempie d’orgoglio – ha dichiarato il sindaco Francesco Gruppuso – e che premia una cittadinanza consapevole, capace di consolidare comportamenti virtuosi. È anche grazie a questi numeri se siamo tra i pochissimi comuni italiani ad aver ridotto la Tari, in controtendenza rispetto all’aumento medio nazionale”.

Tra i Comuni sopra i 15.000 abitanti, a primeggiare è Misilmeri, che guida la classifica regionale nella sua fascia demografica. Nel Trapanese, risultati positivi anche per Castelvetrano, Partanna, Petrosino e Salaparuta, che si confermano “comuni ricicloni”, superando il 65% di raccolta differenziata. Pur non rientrando tra i “Rifiuti Free”, i quattro centri vengono segnalati da Legambiente per il loro percorso virtuoso nella gestione integrata dei rifiuti. Un’istantanea che dimostra come, anche in Sicilia, investire sulla sostenibilità, sull’efficienza e sulla responsabilizzazione dei cittadini non solo è possibile, ma porta risultati concreti.

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