La Regione si mette di traverso alle trivelle

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    La Regione Sicilia contro le trivelle petrolifere off-shore nel Canale di Sicilia. Su iniziativa dell’assessore alle Risorse Agricole, Francesco Aiello, la Giunta regionale ha approvato un ordine del giorno in cui si chiede al Governo nazionale di fermare le perforazioni off-shore e approvare efficaci regole per la tutela dell’ecosistema del Canale di Sicilia, a partire dall’istituzione di una ZEP (Zona Ecologica Protetta) sul modello di quanto già fatto per il mar Ligure e il mar Tirreno. Si tratta delle stesse richieste contenute nell’appello promosso da Greenpeace, Agci Agrital Sicilia, Legacoop Pesca Sicilia e il Comitato Stoppa La Piattaforma di Sciacca,  che è stato sottoscritto da decine di sindaci siciliani, oltre che dallo stesso assessore Aiello e dal collega di giunta Alessandro Aricò.

     

    Nell’ordine del giorno, la Regione chiede anche “una regolamentazione più puntuale in materia di autorizzazioni e concessioni delle trivellazioni, compresi i sondaggi” e “l’adeguamento dei canoni di concessione e delle royalties a carico delle imprese concessionarie, nonché una maggiore qualificazione economica e finanziaria delle stesse”.

    “Esprimiamo il massimo apprezzamento per il lavoro fatto dall’assessore Aiello e dall’intera giunta  – dicono Giovanni Basciano e Pino Gullo, responsabili regionali rispettivamente di Agci Agrital e Legacoop Pesca – Il Canale di Sicilia rappresenta un patrimonio mondiale della biodiversità che va assolutamente salvaguardato e costituisce una fonte vitale per settori economici come la pesca e il turismo”.