La pandemia smentisce tutti, anche chi aveva parlato di picco raggiunto. Imperversano i numeri

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Numeri ballerini, sali e scendi, pareri contrastanti fra virologi, improvvisati esperti, scienziati e matematici smentiti dall’evidenza delle cifre. La pandemia sta mettendo a dura prova la mente umana. Probabilmente per questo stanno facendo bene gli organi di informazione di altre nazioni (Belgio, Inghilterra, Francia, Spagna, Stati Uniti), telegiornali compresi, che hanno notevolmente ridotto gli spazi dedicati ai numeri, nudi e crudi, del contagio e della malattia. Una leggerezza quella loro o un’errata insistenza da parte degli italiani e delle testate giornalistiche del BelPaese? Di certo capire i numeri, qualora nella divulgazione e nelle specificazioni non è cambiato praticamente nulla rispetto al 2020, è diventata impresa sempre più ardua.

Numeri e letture che hanno messo anche in difficoltà fior di matematici e statistici. E’ il caso di Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) che il 16 gennaio scorso aveva affermato che a Trapani, così come in altre città e province, siciliane ma non solo, fosse stato raggiunto il picco dei contagi. Ebbene da quel giorno soltanto all’indomani il capoluogo trapanese registrò un consistente -139 portando il totale dei positivi dell’epoca a quota 2.492. Poi qualche altra leggera diminuzione in un trend di duraturo incremento.  Oggi a Trapani si registrano 1.963 attualmente positivi, più di 500 in meno rispetto alla data del pronunciamento del matematico Sebastiani, ma le cifre sono in risalita: +108 nell’ultimo bollettino, altro che ‘picco’.

Insomma riesce davvero difficile, durante questa tragica e interminabile pandemia, continuare ad elogiare le menti eccellenti degli italiani, quelle che primeggiano anche all’estero. Virologi, statistici, governanti, giornalisti, matematici, sindaci e docenti universitari, di ‘cavolate’ ne hanno dette e davvero tante. Per questo da qualche tempo a questa parte, a torto o a ragione, e con il rischio di essere strumentalizzato, ho deciso di parlare meno delle cifre: che siano gli altri a ‘dare i numeri’.

Oltre all’esempio Trapani e altri comuni della provincia in cui, dopo piccole discese, il covid ha ripreso la sua salita, ci sono ad esempio altri territori in cui la curva quasi mai ha registrato il segno negativo. E’ il caso di Castellammare del Golfo e soprattutto di Alcamo: nelle ultime ventiquattr’ore +7 nella cittadina castellammarese  e +30 in quella alcamese. Il rapporto è rispettivamente di un positivo ogni 23 abitanti (Castellammare) e di uno ogni 38 (Alcamo). Oggi come oggi la città del trapanese più contagiata è Marsala con 2.003 (+111) seguita da Trapani e Mazara del Vallo, entrambe molto vicine alle due migliaia. Alle spalle Alcamo arrivata adesso a 1.190.

Picco, plateau, efficacia e durata dei vaccini, mascherine dentro o fuori, pillole, cure,questo o quell’altro, approfondimenti televisivi infiniti e costanti con i gli ospiti, i virologi, divenuti gettonatissime star del piccolo schermo. Non ci azzecca quasi nessuno anche se alcuni dati sono incontrovertibili come quelli che riguardano il rapporto fra contagiati e ospedalizzati. Infinitesimale adesso rispetto al numero elevatissimo del 2020 e dei primi sei mesi del 2021. Cosa fare quindi? Certamente continuare a mantenere le giuste precauzioni ma anche riprendere a ‘vivere’, a riabbracciare la normalità, senza arrovellarsi il cervello con numeri e aspetti scientifici molto più grandi di noi.