“La mia vita era diventata un’ inferno. Liti. Botte. E quotidiane violenze” di un omicidio è maturato in un contesto in cui la droga distrugge famiglie e relazioni. Così si è difesa Vanda Grigniani, trapanese di 36 anni accusata di omicidio. Ad essere ucciso Cristian Favara, 46 anni, con precedenti per droga e già condannato per omicidio colposo. Avrebbe ceduto la droga ad un giovane che è morto. Era stato condannato a sette anni e sei mesi e dopo il carcere per scontare la pena avrebbe dovuto rincasare entro le 23 nella casa alle spalle della cattedrale di Trapani, dove la donna lo ospitava da due anni. E’ la cronaca di un omicidio annunciato da parte di Vanda Grignani, che lo aveva anticipato su facebook e scorrendo il suo profilo emergono solitudine, disperazione e richieste d’aiuto, che probabilmente gli inquirenti valuteranno, assieme agli altri elementi d’indagine come le testimonianze raccolte tra parenti e amici, per stabilire il movente del delitto.
Un post si facebbok prima dell’omicidio, che contrasterebbe con quanto dichiarato durante l’interrogatorio, L’uomo è stato raggiunto da una coltellata al petto, che gli è stata fatale. Un omicidio che, leggendo il profilo Fb di Vanda – che ai carabinieri avrebbe confessato il delitto – forse poteva essere fermato. Agghiacciante, appare dopo la tragedia, che qualche ora prima, la donna avesse scritto due post su Fb, che adesso sembrano inequivocabili. Il primo alle 23.36: «Scusate vi voglio bene a tutti mi manca la mia famiglia sono sola questo essere mi ha portato all’esasperazione la polizia e carabinieri di trapani sembrano ke vadano d accordo con lui stasera farò qualcosa ke non avrei mai pensato vi amo xdonatemi». Due minuti dopo il secondo scritto, il tenore disperato è lo stesso: «Ho chiesto aiuto questo mi ha distrutto polizia e carabinieri di Trapani difendono lui ok va bene sono stanca o xso tutti non ho più niente da xdere xdonatemi».
Quei messaggi, evidentemente, non sono stati presi sul serio da amici e conoscenti. Nessuno ha creduto che Vanda potesse passare dalle parole ai fatti. Cristian sarebbe rientrato dopo le 23, nonostante i domiciliari e l’obbligo di rientrare prima. E questo ritardo sarebbe stato la causa della lite, pare l’ennesima. Una relazione tormentata tra i due, questa volta finita con la coltellata fatale. Una relazione, quella tra Vanda e Cristian, che avrebbe allontanato la donna anche dalla sua famiglia d’origine: cosa che le avrebbe procurato notevoli turbamenti. Si sentiva sola, abbandonata: pubblicava poesie di Alda Merini e citazioni che rivelano la nostalgia di quel focolaio familiare che non aveva più e di una vita impossibile diventata un inferno.