La frana di Alcamo Marina: lo smottamento di gennaio, diffidato il Comune

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Una diffida con contestuale messa in mora rivolta contro il Comune di Alcamo è l’ultimo atto della lunga vicenda collegata alla frana verificatasi nel febbraio del 2009 ad Alcamo Marina. Con la  diffida chiesto tutto il carteggio redatto dal Comune dopo gli smottamenti verificatisi lo scorso mese di gennaio. La richiesta delle perizie e sopralluoghi, effettuati dalla polizia municipale ed Ufficio tecnico è stata presentata dall’avvocato Maurizio Lo Presti, che assiste cinque persone ritenutesi danneggiate dagli smottamenti dello scorso mese di gennaio. Carteggi che non sono stati mai recapitati al difensore e che vengono ritenuti determinanti per potere procedere dal punto di vista penale. Qualora entro 30 giorni, a far data da ieri, il carteggio non sarà consegnato verrà presentata una denuncia alla Procura della Repubblica contro il Comune ipotizzando il reato di omissione in atti d’ufficio. I cinque proprietari di villini, che si costituiranno parte civile, in sede penale chiederanno anche il risarcimento dei danni. L’avvocato Lo Presti conosce bene il problema in quanto assistette due parti civili nel processo penale per la frana, che si concluse, anni fa, con due condanne. Lo stesso avvocato ha dato incarico ad un perito di redigere una relazione sullo smottamento del gennaio scorso. Circa due mesi fa presentò al Comune la richiesta di accesso agli atti con le relazioni dei sopralluoghi eseguiti dalla polizia municipale e tecnici comunali, lo scorso mese di gennaio, ma che non sono stati ancora messe nella disponibilità dell’avvocato Lo Presti. Nella stessa richiesta figura la messa in sicurezza del costone roccioso. Intanto molti proprietari di case di villeggiatura, costruite in regola, e danneggiati dalla frana hanno scucito decine di migliaia di euro per parcelle, perizie, sopralluoghi e così via.  Ma di avere giustizia ancora non se ne parla a causa della lentezza dei processi in Italia. Alcamo Marina è una località priva di qualsiasi opera urbanistica dove rimarrà un sogno eterno il risanamento e forse anche la costruzione delle fognature, puntualmente promesse, ma restando sempre  tali,  in ogni campagna elettorale.