Infiltrazioni mafiose, sciolto comune di Partinico. Saltano elezioni di ottobre

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L’arrivo dei commissari ispettivi inviati dall’interno dopo le dimissioni del sindaco De Luca e le indagini dei carabinieri aveva fatto intravvedere che sarebbe finita così. Adesso tutto è divenuto realtà. Il comune di Partinico è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Annullate quindi le elezioni amministrative in programma ad ottobre. Stamane il consiglio dei ministri ha deliberato la sua decisione.

Adesso si attendono solo il decreto del presidente della Repubblica, la pubblicazione in gazzetta ufficiale e la nomina dei tre commissari prefettizi che reggeranno le sorti del paese per 18-24 mesi. Quanti sostenevano che non c’erano le condizioni dello scioglimento dovrebbero forse delle scuse all’Arma dei Carabinieri che aveva innescato il meccanismo, condotto le prime indagini, effettuati i primi riscontri.

Riscontri che hanno portato all’insediamento della commissione prefettizia nel gennaio 2020. Sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero pressioni effettuate all’ex sindaco De Luca e l’ostruzionismo del consiglio comunale nel non aver voluto approvare una serie di atti utili che avrebbero portato un risparmio per l’ente locale partinicese.

Un periodo di indagini vastissimo, addirittura superiore ai dieci anni con intrecci, abusi, condizionamenti che sarebbero arrivati fin dentro le istituzioni. Nella relazioni di scioglimento si parla dei temi caldi che hanno portato al dissesto prima e alle dimissioni di De Luca dopo. Casa di riposo, spazzatura, illuminazione, servizi sociali. Un provvedimento che arriva dopo oltre un anno di commissariamento in cui le sorti del comune di Partinico sono state rette da Rosario Arena, un colonnello in pensione della Guardia di Finanza, nominato commissario dal governo Musumeci.