Indagine Pino Maniaci, ora cova la bufera politica sui sindaci di Partinico e Borgetto

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Il silenzio è d’oro tra Partinico e Borgetto. L’indagine della Procura di Palermo che ha scosso i due territori inerente al titolare dell’emittente televisiva Telejato, Pino Maniaci (nella foto), e che coinvolge i due sindaci ancora non ha prodotto conseguenze “visibili”. Ma certo sul piano politico dietro le quinte già sembra essere pronto l’inizio di una tempesta. Per primi i due sindaci preferiscono trincerarsi al momento dietro un “salomonico” silenzio: “Non posso rivelare nulla di tutto quello che ho detto agli inquirenti – sottolinea il primo cittadino di Partinico Salvo Lo Biundo – perchè l’indagine è coperta da segreto istruttorio. Posso solo dire che ho detto la verità e sono stato sentito in quanto persona informata dei fatti”. “Sulla vicenda da parte mia c’è un no comment – aggiunge il collega di Borgetto, Gioacchino De Luca -. Vedremo quali saranno gli sviluppi, ciò che posso dire è che sono assolutamente tranquillo”. I due sindaci sembrano ostentare una certa serenità: certo è che su di loro si sono addensate delle ombre anche per il loro coinvolgimento nella vicenda. Secondo indiscrezioni giornalistiche emerse dall’indagine, e riportate ieri dal quotidiano “La Repubblica”, pare che Maniaci abbia fatto pressioni ai due sindaci chiedendo soldi e posti di lavoro in cambio di una linea giornalistica “soft” nei suoi notiziari. Tutto sarebbe stato intercettato e, sempre secondo quanto sostiene il quotidiano, i due primi cittadini avrebbero fatto delle ammissioni. Se così fosse i sindaci in pratica sarebbero sottostati ai presunti ricatti e ceduto quindi alle estorsioni. Il no comment dei due primi cittadini però non convince e politicamente è pronto ad alzarsi il vespaio: “Sono venuto a conoscenza della vicenda e devo dire che sono rimasto molto perplesso – afferma Michele Galati, presidente del Partito Democratico di Partinico di cui fa parte lo stesso Lo Biundo -. Intanto chiederemo al sindaco un incontro per avere il suo punto di vista e se davvero avesse ceduto a queste richieste estorsive è chiaro che senza indugi chiederò le sue dimissioni”. “Verificheremo quali ricadute politiche possano avere fatti di questa gravità sull’azione amministrativa – scrivono 5 consiglieri di opposizione del gruppo ‘Prospettiva Comune’ – e chiediamo la convocazione di un consiglio straordinario affinché il sindaco possa avere la possibilità di parlare con tutti i rappresentanti dei cittadini dei fatti che lo coinvolgono”. Intanto il presidente del consiglio comunale di Partinico, Filippo Aiello, ha già chiesto la convocazione di un vertice di maggioranza e ha fissato per martedì prossimo una conferenza di capigruppo: “Vedremo cosa riterranno opportuno i colleghi consiglieri sull’opportunità o meno di convocare un consiglio in merito – precisa Aiello – anche per fare luce sulla vicenda”. A Borgetto invece c’è poca voglia di parlare da parte di tutti: “Per il momento non credo sia opportuno far nulla – aggiunge De Luca – anche in attesa degli sviluppi dell’indagine”.