Alpauno

Inchiesta formazione, “sistema rodatissimo”. Sospesi 5 consiglieri comunali

Due le ordinanze che hanno duramente colpito il gruppo politico che fa capo all’ex senatore alcamese Nino Papania, attualmente in carcere per un’altra inchiesta su scambio elettorale politico-mafioso. La prima del GIP Massimo Corelo del tribunale di Trapani e la seconda del Gip di Marsala, Annalisa Amato. In quest’ultimo provvedimento spuntano i consiglieri comunali di Marsala Michele Maurizio Accardi, Vanessa Titone e il navigato
Pino Ferrantelli; l’ex presidente del consiglio comunale di Custonaci, oggi consigliere di opposizione, Vincenzo Monteleone; il giovane consigliere comunale di Castelvetrano, Antonio Giancana, e Manfredi Vitello, ex componente, una decina di anni fa, del massimo consesso civico di Cinisi e vice-presidente di Cesifop, uno degli enti di formazione coinvolti. Per quest’ultimo, così come per l’alcamese Angelo Rocca e il marsalese Ignazio Chianetta, il GIP ha disposto gli arresti domiciliari. Stesso provvedimento per l’ex senatore Papania che comunque si trova già detenuto al carcere di Pagliarelli.

Secondo il Gip esisterebbe un concreto rischio che gli indagati, se non sottoposti a misura cautelare, potessero interferire sull’acquisizione e sulla genuinità delle prove. Infatti il gruppo avrebbe dimostrato di possedere un collaudato e ramificato sistema di predisposizione di false attestazioni.
Tramite un professionista, per il quale sta procedendo un’altra autorità giudiziaria, venivano sistemati i curricula delle persone che non avevano alcuni requisiti e che poi venivano regolarmente assunte. Insomma la formazione professionale e i relativi fiannziamenti europei venvano utilizzati da un alto per aumentare il consenso elettorale e dall’altro come una sorta di bancomat personale. Alla luce delle indagini e della grande mole di intercettazioni, il gip di Marsala ha quindi disposto gli arresti domiciliari per Nino Papania, il suo braccio destro Angelo Rocca, il marsalese Ignazio Chianetta e Manfredi Vitello di Cinisi. Ha anche vietato ai quattro di comunicare fra loro con qualunque mezzo o per interposta persona e disposto il divieto di dimora nei comuni di residenza per sei mesi a carico di Ferrantelli, Accardi, Titone e Monteleone. Immediata inoltre la decadenza dalla carica di consigliere comunale per i marsalesi Pino Ferrantelli, Maurizio Accardi e Vanessa Titone, per il custonacese Vincenzo Monteleone e per il castelvetranese Antonio Giancana.

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