Incendio ad Erice: Tranchida e Legambiente v/s Regione

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Con la prima ondata di caldo della stagione arrivano puntuali i primi incendi. Ad Erice per un rogo di vaste proporzioni, fino a tarda sera numerosi turisti sono rimasti bloccati sulla vetta. Le fiamme si sono sviluppate nel primo pomeriggio da una cava dismessa e in breve tempo, alimentate soprattutto dalla discreta intensità del vento, si sono propagate fino a sfiorare l´area demaniale di contrada Martogna. La funivia e la strada provinciale, invasa dal fumo, sono state chiuse al traffico. Impossibile per auto e pullman salire e scendere dall’antico borgo medievale, anche per non intralciare i mezzi di soccorso. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con tre squadre boschive oltre a due unità operative della Forestale. Le operazioni di spegnimento sono durate diverse ore e si è reso necessario anche l´intervento di due canadair della Protezione Civile. Non si esclude la matrice dolosa dell´incendi: sono ancora in corso in corso ulteriori perizie. Fortemente polemico nei confronti del Governo regionale il sindaco di Erice Giacomo Tranchida  per il mancato avvio delle giornate lavorative – sotto la direzione dell’Azienda Foreste Demaniali – degli operai impegnati per fare le parafuoco del demanio regionale”, e delle giornate lavorative del personale impegnato – sotto la direzione dell’Ispettorato Forestale – nelle azioni di spegnimento di eventuali incendi con relativi mezzi. Tranchida ha annunciato per oggi un vertice in Prefettura per chiedere una cosa, a suo parere, indispensabile: “uno straordinario e sostitutivo intervento per le attività di vigilanza antincendio da parte della Forze dell’Ordine ed anche dell’Esercito su monte Erice, ancora più a rischio e non solo nelle diverse giornate ventose (…non di solo scirocco!) … in conseguenza dei mancati avvii delle giornate lavorative di tanti operai forestali!”. Anche Legambiente Sicilia parla di “tragedia annunciata, premonitrice di quello che potrebbe diventare in quest’estate un vero disastro in danno della natura e della collettività. In piena stagione antincendio, come denunciato lo scorso maggio- spiega l’associazione ambientalista – la Regione si è avventurata in un assurdo e controproducente accorpamento degli operai antincendio (gestiti sino allo scorso anno dal Corpo Forestale regionale) con quelli addetti alla manutenzione dei boschi (gestiti dall’Azienda Foreste Demaniali) in attuazione di una brutta norma contenuta nella legge finanziaria 2014 (articolo 12 LR 5/2014) che sta avendo solo l’effetto di bloccare importanti attività per la tutela del territorio e di scardinare assetti organizzativi ben funzionanti”. Intanto proprio alla luce dell’incendio sviluppatosi alle pendici del Monte Erice, per contrastare il reiterarsi di simili eventi, la Squadra Volante della questura di Trapani proprio stanotte ha individuato e bloccato quattro giovani di cui due appena maggiorenni e due 17enni che, poco prima, avrebbero appiccato le fiamme in un appezzamento di terreno incolto e non recintato adiacente una scuola pubblica in via Fratelli Aiuto. I giovani sono stati segnalati da un uomo che ha allertato subito il 113. Un rogo di modestissime dimensioni, in questo caso, che però ha richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco. I quattro giovanissimi presunti piromani sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di danneggiamento seguito da incendio.

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