In cammino verso la Pasqua

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“Una tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente”, Ígor Fiódorovich Stravinskij. Domani la Domenica delle Palme, festa della tradizione cattolica, che conduce alla Pasqua. Con l’augurio che la festa torni a celebrarsi, vogliamo ricordare l’ evento religioso per preservare la memoria. Oggi in questo drammatico periodo della storia dell’umanità non è possibile celebrare alcun tipo di manifestazioni per la pandemia del conoravirus. L’appello è quello di stare a casa. Una settimana che quest’anno sarà vissuta in una dimensione inedita per l’emergenza sanitaria in corso, ma non per questo meno intensamente. Il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli ha rivolto un invito a tutta la chiesa diocesana “chiamata a riscoprire la dimensione domestica della fede celebrata e a proporre dei sobri, ma al tempo stesso eloquenti, segni esterni della fede creduta”. L’Ufficio liturgico diocesano, a tal proposito, ha predisposto un sussidio per la preghiera nelle famiglie che potranno vivere nell’intimità della propria casa, momenti di preghiera specifici ed unirsi al vescovo attraverso le celebrazioni che saranno trasmesse in diretta. Domani alle 12 suoneranno le campane di tutte le chiese della Diocesi così come alle 12,15 del giorno di Pasqua

Alcamo, celebrazioni pasquali nella nostra tradizione

Secondo il calendario liturgico la Domenica delle Palme segna l’inizio della Settimana Santa, gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo e precede la domenica di Pasqua. Festa osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina il giovedì primo giorno del cosiddetto Triduo pasquale. La Domenica delle Palme ricorda l’ ingresso a Gerusalemme di Gesù, che, come raccontato nel Vangelo secondo Giovanni, fu accolto da una folla festante, che Lo saluta agitando rami di palma. Ad Alcamo la Domenica della Palme si celebra davanti alle chiese con l’offerta dei ramoscelli di palme e d’ulivo simbolo della pace, che quest’anno non ci sarà. Salta la sesta edizione della via Crucis per le principali vie di Alcamo, organizzata dalla Pro Loco, che avrebbe dovuto svolgersi domani. Sarebbe dovuto uscire dalla parrocchia Cappuccini-Sant’Anna alle 16. I riti di Pasqua, in tempi normali, proseguivano il giovedì con la cerimonia della lavanda dei piedi, preceduta dalla Santa Messa. E sempre il giovedì sera le chiese vengono lasciate aperte per le visite e per un momento di preghiera dove si conserva l’Eucarestia. Le visite alle chiese secondo la credenza popolare, ma non della chiesa, debbono essere di numero dispari. Nella chiesa Madre di Alcamo spiccavano i lavureddi ovvero chicchi di grano fatti germogliare al buio all’interno di vasi. Per il venerdì pomeriggio, uscita dalla chiesa di Santa Oliva della processione del Cristo Morto e dell’ Addolorata dove destano tanta curiosità bambini e bambine vestite da angioletti, suore e così via. Il sabato sera quest’anno coincide con lì’undici aprile, le chiese avrebbero aperto le porte per la celebrazione della Santa messa. Nella chiesa Madre di Alcamo un macchinario del settecento proietta il Cristo risorto verso l’alto mentre contemporaneamente viene fatto calare il telo che ha coperto l’altare maggiore e le campane suonano a festa per la Resurrezione. La domenica di Pasqua tantissimi fedeli assistono alle Sante Messe e numerosissime famiglie scelgono i ristoranti per un lauto pasto. In questo maledetto 2020 tutto giustamente è stato annullato e cambiato sperando di potere festeggiare l’anno prossimo. Il lunedì dell’Angelo gita fuori porta con riapertura di centinaia di case di villeggiatura, specialmente ad Alcamo Marina dai cui piazzali si leva il profumo del fumo per l’arrosto di carciofi, salsiccia e vari tipi di carne con particolare riferimento all’agnello e al castrato. Attenzione tutti quest’anno dobbiamo invece stare a casa. Assolutamente proibite le gite fuori porta. Per questa giornata saranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine per evitare che qualche incosciente e irresponsabile possa violare la legge mettendo a rischio la salute di tutti. Contro costoro tolleranza zero. Le tradizioni della Settimana Santa ad Alcamo sono raccontati in libri degli storici Carlo Cataldo, Roberto Calia e monsignor Vincenzo Regina.