Impianti sportivi, “anno zero” ad Alcamo per i campi per giocare al calcio

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Campi per giocare al calcio. Alcamo  all’anno zero. Particolarmente penalizzate le società che si occupano di settore giovanile che creano un movimento di oltre 400 ragazzi dai 5 ai 17 anni. La storica società dell’Adelkam così come la Ludos, che nelle varie categorie giovanili impegnano complessivamente 450 atleti,  stanno vivendo un difficilissimo momento non solo legato alla pandemia ma oggi soprattutto per l’indisponibilità del Catella, che fra l’altro risulta inagibile al pubblico da due anni. E al Sant’Ippolito dove vicino l’ingresso si è aperta una voragine e una parte del fondocampo ha subito un cedimento. Se prendiamo ad esempio i lavori che avrebbero dovuto finire il 30 aprile scorso al teatro Cielo ma che ancora non hanno tagliato il traguardo per un problema legato alla sistemazione del sipario, allora saranno forse necessari tempi biblici per il Catella e Sant’Ippolito.

L’Adelkam partecipa nelle varie categorie ad una decina di campionati, 300 i giovani impegnati, e quest’anno ha pure una squadra di Terza Categoria. La Ludos sei categorie con 150 iscritti. Sta meglio la Bonifato che, operante dai salesiani, ha la disponibilità dello stadio don Rizzo. Disagi e proteste che si scontrano con un Comune, i cui rappresentanti non mancano mai di parlare in diverse occasioni dell’importanza dello sport per i giovani. Verba volant. La mancata disponibilità dei campi di calcio costringono le società a giocare sempre in trasferta nei comuni vicini dietro pagamenti che vanno dai 100 ai 200 euro. Altro salasso e disagi per organizzare con bus e auto le trasferte. Non affondiamo il dito su un’altra piaga: quella delle palestre comunali. Nonostante le difficoltà dirigenti coraggiosi non intendono far perdere tradizionali eventi come il torneo internazionale di calcio giovanile Costa Gaia, vetrina per la città di Alcamo e per il territorio che si traduce in turismo. Al Costa Gaia sono state presenti squadre giovanili italiane di serie A-B-C- e alcune provenienti dall’estero.

Oltre mille persone presenti ogni per il Costa Gaia. Per il covid è stata annullata l’edizione dello scorso anno. Si terrà l’edizione 2021, la 34esima, ma in formato ridotto per non far perdere la tradizione. Una trentina le squadre partecipanti da tutta la Sicilia anche se richieste sono arrivate all’Adelkam anche da oltre lo Stretto. Non ci sarà sfilata e altro ma partite nel pieno rispetto delle norme contro la pandemia. Ma è normale che il Costa Gaia debba svolgersi non ad Alcamo ma  nei campi di qualche Comune vicino, già dichiaratosi ben lieto di “avere l’onore di ospitare  questo torneo internazionale”?  Le partite e anche le finali non si potranno disputare ad Alcamo perché tribuna e gradinate del Catella sono inagibili. Fiori uso il Sant’Ippolito. L’amministrazione comunale dovrebbe dare risposte soprattutto ai giovani calciatori alcamesi. I campi di calcio efficienti sono anche lo specchio dell’operatività di una giunta.  Ad Alcamo questo specchio non riflette alcuna immagine. E’ rotto da tempo. Ad Alcamo purtroppo si è fermi all’anno zero in tema di impiantistica sportiva. E dal Comune tardano ad arrivare risposte.