Impastato, boom adesioni a petizione contro Glassing

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Ha già raggiunto quota 25 mila firme la petizione on line lanciata per il ritiro dello spot per una nuova linea di occhiali dell’azienda Glassing che ha utilizzato alcune parole di Peppino Impastato, il militante di democrazia proletaria ucciso dalla mafia a Cinisi nel 1978. “Insegniamo la bellezza alla gente. Così non avremo più abitudine, rassegnazione, ma curiosità, stupore”, diceva Peppino. Ora questi versi poetici sono diventati il testo dello spot pubblicitario senza che la famiglia Impastato ne sapesse nulla.

Ma la Rete non ci sta: a lanciare la mobilitazione #giulemanidaimpastato con una petizione su Change.org è Ivan Vadori, giornalista e regista del documentario “La voce di Impastato”. Il docufilm di Ivan Vadori, uscito in autunno, racconta la tenacia e la determinazione di Peppino Impastato nel suo impegno nella lotta alla mafia e per la ricerca della verità, un “progetto di unione di tutte le persone che credono in Peppino”. “La bellezza a cui pensava Peppino era fatta di spontaneità e non di marketing”, spiega il fratello, Giovanni Impastato. “Siamo vicini alla famiglia Impastato, che ha già intrapreso vie legali in relazione a questa vicenda”, spiega Vadori. “Come ricorda anche il fratello, Peppino è sempre stato contro il consumismo. La sua vita, all’insegna dell’impegno civile, è quanto di più lontano da qualsiasi forma di mercificazione”. Non solo: la Glassing, sottolinea il regista friulano “ha realizzato lo spot senza alcuna autorizzazione da parte della famiglia”. “Appena l’ho visto ho provato incredulità e rabbia. È inconcepibile che la figura di Peppino Impastato e i suoi versi vengano utilizzati a scopo pubblicitario. Chiedo all’azienda di ritirare immediatamente questa pubblicità. Il 2014 è appena iniziato e vogliamo cominciarlo tutelando senza se e senza ma la memoria di Peppino a quasi 36 anni dalla sua morte”. “Non è la prima volta che la Rete si mobilita in difesa di Peppino Impastato e della sua memoria”, spiega Salvatore Barbera, direttore delle campagne di Change.org Italia. In occasione del 35esimo anniversario dalla morte del giornalista di Cinisi, il 9 maggio scorso, Rete 100 Passi ha infatti lanciato su Change.org una petizione per chiedere al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, di “consegnare alla collettività il casolare dove fu assassinato Peppino Impastato”. “Un luogo della memoria oggi ridotto quasi ad una discarica”, spiega Barbera. “Una richiesta ancora in attesa di riscontro, alla quale ora più che mai ci auguriamo che Crocetta voglia dare seguito”. Per accedere al testo integrale della petizione di Ivan Vadori contro lo spot Glassing con la poesia di Peppino Impastato si potrà andare sul sito www.change.org/giulemanidaimpastato.