Il sindaco di Mazara del Vallo resta al suo posto. Non passa in consiglio la mozione di sfiducia

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Il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, resta al suo posto. Il consiglio comunale, dopo la discussione, ha infatti respinto ”Mozione di sfiducia presentata ai sensi dell’articolo 22 dello statuto comunale”. Presenti alla seduta soltanto i consiglieri comunali che avevano proposto la mozione e il presidente del Consiglio comunale, Vito Gancitano. Assenti il sindaco e l’intera Giunta. Hanno votato favorevolmente (era necessario per l’approvazione il SI di almeno 15 consiglieri comunali – il 60% dell’intera assise) 12 consiglieri sui 13 presenti: Randazzo, Billardello, Pipitone, Coronetta, Marascia, Palermo, Gilante, Bonanno, Marino, Chirco, Norrito e Quinci; si è invece astenuto il presidente del Consiglio comunale Gancitano.

La mozione di sfiducia pertanto non è passata per mancanza del numero minimo di voti previsto. Qualcuno in pratica si è tirato indietro. I consiglieri Emmola e Bommarito hanno infatti ritirato la loro firma dalla mozione di sfiducia in cambio della nomina assessoriale appena ottenuta. Sono state lette le motivazioni della mozione presentata lo scorso 20 dicembre.

Il “controverso” iter politico con vari cambiamenti in seno alla Giunta; le alleanze politiche dello stesso primo cittadino in vista delle amministrative del 2024; la gestione di alcune problematiche che attanagliano Mazara del Vallo; la chiusura da un anno e mezzo del ponte sul fiume Arena; la mancata escavazione del porto canale; il mancato potenziamento dell’Ospedale “Ajello”; la situazione economico-finanziaria del comune.

Al termine dei lavori consiliari il sindaco Salvatore Quinci, ina nota, si è espresso sulla mozione di sfiducia: “Non un atto dovuto – ha detto – ma un gesto irresponsabile e volutamente destabilizzante e fine al proprio tornaconto personale. Ho preferito dare priorità alla gestione dei problemi della città invece che assistere ancora una vola alla pantomima che va avanti da 35 giorni, posta in essere – ha concluso il sindaco mazarese – da chi ha messo al centro della discussione politica i propri interessi”.