Disastro ambientale , al via inchiesta della Procura.
Trenta luglio 2017. Una data che resterà come pagina buia nella storia della città di Alcamo. Una pagina, che comunque come chiedono a gran voce non solo giustamente tutti gli alcamesi ma anche coloro i quali hanno a cuore la tutela ambientale, che si deve fare chiarezza ed eventualmente perseguire in tutte le sedi, penali e civile, se venissero accertate responsabilità. Gli alcamesi chiedono chiarezza: ovvero come e perché è scoppiato un incendio di proporzioni apocalittiche, alimentato dal materiale infiammabile depositato nella ditta di contrada Citrolo del “Re dei rifiuti”, ovvero l’imprenditore Vincenzo D’Angelo. Ventiquattro ore di lotta contro le fiamme mentre una nube nera ha oscurato buona parte della città di Alcamo, come se si stesse verificando un eclisse di lunga durata. Le indagini dovranno stabilire se la ditta ha adottato tutte le misure per prevenire simili catastrofici eventi anche se sarà difficile perché ora rimane una grande macchia scura in quel deposito che tanta apprensione crea negli alcamesi. Quella nube nera che si è alzata per 24 ore verso il cielo ha prodotto inquinamento? E se lo ha prodotto di che tipo è e quali problemi può creare alla salute delle persone, degli animali e dei terreni dove è scesa lentamente la fuliggine accompagnata da pezzetti di plastica neri e friabili, che al tatto sembrava carta che un alito di vento mandava in cento pezzi ? Come se si fosse trattato del lancio di coriandoli. Ma qui non stiamo a festeggiare il Carnevale piuttosto a celebrare molto probabilmente un funerale. Alcamesi col fiato sospeso nell’attesa di conoscere i dati che domani probabilmente comunicherà l’Arpa, che ha collocato campionatori ad alto volume per analisi delle diosssine. I dati rappresentano la sentenza. Speriamo che sia di assoluzione e che pertanto quella nube nera, come la pece, non abbia prodotto guasti ambientali tali da far adottare misure di sicurezza agli alcamesi per tutelare in primo luogo la salute. Ha lavorato senza sosta la Protezione civile. Il sindaco Domenico Surdi, gli assessori, la protezione civile, polizia municipale, continuano a monitorare la situazione minuto per minuto. Grande il dispiegamento di forze: vigili del fuoco, provenienti anche da Palermo e Trapani, Forestale, Canadair, elicotteri, carabinieri, 118. Tutti allertati per abbattere il mostro che ha vomitato per 24 ore fuoco e fumo. Un ringraziamento a tutti questi uomini. Ora l’attenzione si sposta sull’attesa. Domani l’Arpa, lo staff è diretto da Vincenzo Infantino, direttore dell’area tecnica, comunicherà i primi dati e solo allora si potrà capire quali conseguenze ci potranno essere state per il rogo di contrada Citrolo. Intanto i rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani si sono insediati nell’unità di crisi istituita dalla prefettura di Trapani, costituita presso il comune di Alcamo, per fronteggiare le emergenze derivate dal vasto incendio al deposito di rifiuti. Il dipartimento di prevenzione dell’Asp si sta occupando dei profili relativi alla salute umana, il dipartimento veterinario dell’Asp della salute animale, mentre l’Arpa degli aspetti ambientali e il monitoraggio sulla qualità dell’aria. A coordinare tutti gli interventi legati alla salute è il dirigente del dipartimento, Francesco Di Gregorio. Sono già in corso ispezioni e campionamenti sulle colture e i prodotti agricoli della zona e sull’igiene degli alimenti, per verificare se vi siano rischi per la salute, insieme al monitoraggio delle risorse idropotabili delle acque sotterranee e superficiali, mentre controlli vengono effettuati anche sugli animali dai veterinari dell’Asp. Al lavoro anche tecnici preposti al controllo di disastri ambientali. E oggi pomeriggio sul luogo del disastro si sono recati l’onorevole Giancarlo Cancellieri, candidato per il M5S alla presidenza della Regione assieme al sindaco Domenico Surdi e all’onorevole Valentina Palmeri e all’onorevole Giampiero Trizzino. Hanno espresso la “loro vicinanza agli alcamesi e chiedono che si faccia chiarezza sui motivi dell’incendio”. Cancellieri si è poi recato al Comune dove era in corso la riunione del consiglio comunale per portare la solidarietà del M5S alla città di Alcamo. Sul rogo è intervenuto anche l’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi: “Spero che di disastro ambientale non si tratti. Stiamo seguendo passo passo l’evoluzione della situazione di Alcamo. Nelle prossime ore avrò un quadro più preciso anche per individuare quali rimedi attuare tempestivamente per quanto riguarda le mie competenze”. E la Procura ha aperto un’inchiesta per disastro ambientale allo stato attuale a carico di ignoti. Le indagini condotte dai carabinieri, che sono sul posto dal momento dello scoppio dell’incendio. Annullati per oggi gli spettacoli all’aperto dell’Estate alcamese e per oggi e domani niente raccolta della carta per la momentanea chiusura del centro di raccolta che si trova accanto all’ex discarica comunale.