Il PD di Alcamo prova a riorganizzarsi

0
496

Prova a riorganizzarsi il PD ad Alcamo, e anche in provincia. Dopo l’elezione, non senza polemiche, del segretario comunale, Giuseppe Canzoneri, venerdi si è svolto il direttivo con decisioni definitive rimandate a questa sera per eleggere gli organigrammi.

Venerdi era presente anche il neo segretario provinciale, Marco Campagna, e ora si va verso le primarie.

Il PD ad Alcamo ha visto recentemente un terremoto di non poco conto. Dalla non candidatura di Nino Papania alle ultime elezioni politiche, all’exploit di Cinque Stelle, alle polemiche tra renziani e no, nuovo e no, dalla stabilità o meno della stessa giunta di Sebastiano Bonventre specialmente dopo il rimpasto e le ultime dichiarazioni non certo morbide degli ex assessori Ylenia Settipani sulla sua esperienza amministrativa e di Massimo Fundarò che velatamente nella questione del punteruolo rosso che sta devastando le palme è stato critico verso l’amministrazione, senza contare le inchieste giudiziarie su presunti o reali anomalie nel voo.

Il PD insomma naviga nella tempesta che lo coinvolge d’altronde anche nella non tranquilla vita del Partito a livello nazionale.

Ci sono esigenze però che in città che vanno affrontate subito e la crisi economica esaspera non poco gli animi. Ultimamente sono anche tornati a farsi sentire atti criminali di vecchia data, atteggiamenti di vandalismo verso le scuole, polemiche senza fine in consiglio comunale, poca chiarezza su quale rotta si sta navigando insomma.

Le ultime poco belle notizie che arrivano poi sul fronte occupazionale, dai precari ai disoccupati, dalla chiusura senza fine di attività commerciali alla crisi dello sviluppo del turismo a un ritorno indietro alle attività culturali e ricreative con una Piazza Ciullo e un centro storico quest’estate deserto per la gran parte delle sue serate, mettono il PD, partito che ha governato Alcamo da 20 anni, prima come PDS e margherita e poi PD, nella posizione di dare risposte immediate.

Ora c’è Canzoneri come segretario del PD, con un passato nella CGIL mentre di contro c’è il circolo Big Bang che si rifà a Renzi. Molto dipenderà probabilmente dalle decisioni a livello nazionale dello stesso PD e ci sarà da vedere quanto Alcamo, roccaforte del centro sinistra per vent’anni, riuscirà a mantenere autonomia eventualmente da decisioni che si preannunciano non tanto unitarie anche a livello regionale dove la tregua tra Crocetta e il PD regge solo in attesa di non si capisce bene cosa. O forse si.