Alpauno

Il monumento a Ciullo d’Alcamo di Mariano Cassarà inserito nella ‘Via dei Tesori’

Alcamesi e non solo potranno conoscere e ammirare il monumento Ciullo d’Alcamo, realizzato da un eclettico personaggio Mariano Cassarà( 16-7-1924-  12-8-2006), agricoltore, meccanico, fotografo, commerciante, imprenditore edile, imprenditore agrario, scrittore e, infine, scultore. Cassarà ha aderito anche al nuovo movimento del Terzo-Futurismo, nato nel 1985 e portato avanti dal maestro Baldo Savonari. Il monumento privato si trova nella villa abitata dalle figlie in via Monte Bonifato e per l’edizione 2023 è stato inserito nel festival de “La via dei tesori”, che offre l’opportunità di visitare le città come musei diffusi, aprendo il loro patrimonio, raccontandolo, riempiendolo di attività e di eventi.

L’iniziativa ha dato slancio alla famiglia Cassarà per poterlo visitare tutto l’anno, dietro appuntamento e aprendolo alle scuole, per come avvenuto nel recente passato. Nello stesso giardino si potranno ammirare una ventina di sculture prevalentemente con personaggi femminili. Ad Alcamo non esiste un’opera importante dedicata Ciullo che  scrisse “Rosa fresca aulentissima”, ritenuta la prima opera con vistose influenze in italiano. Sola testimonianza un cippo marmoreo donato, nel 2016, dal Rotary club, installato in piazza della Repubblica. Mariano Cassarà nel 1983, all’età di 59 anni, decide di dedicarsi alla scultura e realizza la prima intitolata “Terremoto”. Essa simboleggia la  vecchia città di Gibellina che, distrutta dal terremoto del 1968,  risorge nuova,  lasciando sotto le macerie le vecchie tradizioni. Mariano scalpello e martello per dieci anni lavora il bronzo su base di travertino per realizzare il monumento. Sempre da autodidatta, realizza circa trenta sculture, dimostrando a se stesso, oltre che agli altri, un talento naturale e una fine manualità. Nei primi anni ’90 si insatura una vertenza col Comune che versa una somma all’artista, come accanto per il materiale ma con l’impegno di acquistarla e collocarla in un sito deliberato dalla giunta. Mariano Cassarà è esplicito: o in piazza Ciullo o in piazza Mercato. Il Comune rifiuta tali proposte ed a seguito a tanti rinvii e mancati impegni, Mariano Cassarà decide di collocare il monumento nel giardino della sua villa dove si trova dal 1992. La vicenda è stata raccontata in un libro dello storico Carlo Cataldo scritto insieme all’insegnante-giornalista Benedetto Barranca.

Ora il monumento è stato rimesso a nuovo, riattivati i giochi d’acqua e i percorsi e già si può visitare, ma l’evento “La via dei tesori” in tre fine settimana del mese entrante contribuirà a far conoscere al grande pubblico Mariano Cassarà e le sue opere.

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