Alcamo, Castellammare e Calatafimi firmano il protocollo d’intesa per il mantenimento del Giudice di Pace ad Alcamo. La firma questa mattina all’aula consiliare di Alcamo alla presenza di Sebastiano Bonventre, Nicolò Ferrara sindaco di Calatafimi e Carlo Navarra vice sindaco di Castellammare. L’istanza sarà inviata entro il 28 aprile a Roma, al Ministero come da legge. I tre comuni di impegnano a sostenere le spese di mantenimento dell’Ufficio. Circa 81 mila euro all’anno con una grossa fetta per Alcamo vista la popolazione. Confutata la tesi che potesse essere dunque una mancanza del sindaco.
Ferrara nelle sue dichiarazioni ha inteso subito far rilevare come già oggi per la questione si è prima dovuto recare a Trapani quando prima l’incartamento si poteva avere ad Alcamo con le conseguenze per tutti i cittadini che si possono prevedere. Bonventre ha fatto sapere che il Presidente del Tribunale non avrebbe alcuna intenzione di mantenere la sede distaccata ad Alcamo e che non sussisterebbero disagi particolari per i cittadini.
Cosa confutata da Bonventre e confermata dai fatti come ha dichiarato Ferrara. Navarra ha invece confermato che oggi Castellammare firma il protocollo d’intesa e domani approvazione in giunta e che un Tribunale sarebbe auspicabile in un territorio ad alta densità mafiosa come quello del trapanese del Golfo di Castellemmatre. Presente anche l’assessore Elisa Palmeri, assessore alla legalità ad alcamo oltre che avvocato.