Forse per dipanare l’ingarbugliata vicenda del giallo delle chiusura del cento congressi Marconi e della riapertura del castello occorrerebbe l’acume investigativo di Maigret o Hercule Poirot. I lavori di consolidamento del castello dei coni di Modica sono stati completati con qualche mese di ritardo. Ma il portone del trecentesco castello continua a rimanere chiuso. Pare che alla base della vicenda ci sia un braccio di ferro con la Sovrintendenza su dove collocare le pompe di calore.
Intanto proseguono i cosiddetti lavori di riqualificazione della zona di piazza della Repubblica dove fino ad oggi sono stati installati una quarantina di cartelli stradali. Cartelli si, fognature no. Infatti sono scomparse alcune fognature. Otturata quella sotto il marciapiede del muro prospicente la Società cattolica operaia e quella all’angolo della via Tenente De Blasi così come una griglia in via Mazzini. Dove andranno a finire le acque se piove o si lavano i marciapiedi? All’interno forse del circolo Sant’Antonio e attiguo e portone per un problema di pendenza. Vorremmo sottolineare che quelle fognature esistevano da anni e non come direbbe qualche tecnico comunale che non c’era niente. Ciliegina sulla torta durante i lavori per allargare il marciapiede accanto al teatro Cielo ad un certo punto si è reso necessario accorciare una porta in lamiera. Risultato un alto gradino e rischio di allagare la sala. Sarebbe più che mai opportuno che qualche consigliere comunale si scomodasse a presentare un’ interrogazione su quanto si sta facendo in questa zona del centro storico.
I disagi continuano ad essere notevoli per le iniziative che si sarebbero dovuto svolgere al centro congressi Marconi di Alcamo, chiuso dallo scorso mese di gennaio dopo un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco. Anche su questo immobile ritardi e silenzi. A dimenticavo! Sarebbe opportuno evitare inaugurazioni con fasce tricolori quando i lavori saranno terminati perchè montano perplessità e non vengono lesinate critiche all’amministrazione comunale per questi lavori che rischiano di far perdere l’identità storica delle zone del Castello dei conti di Modica.