Il consiglio Provinciale sfiducia il commissario straordinario

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Il Consiglio provinciale di Trapani, ha votato all’unanimità, un ordine del giorno che sfiducia il commissario straordinario dell’Ente, Luciana Giammanco. “Nello svolgimento dei necessari rapporti istituzionali fra i gruppi consiliari ed il Commissario Straordinario dell’Ente Provincia non si è mai registrato quel sufficiente livello di collaborazione e di corresponsione di responsabilità che pure dovrebbe caratterizzare la democratica conduzione di ogni pubblica amministrazione nel superiore interesse del territorio di pertinenza” ha dichiarato il presidente del consiglio provinciale, Peppe Poma.

L’ordine del giorno in verità, non ha alcuna conseguenza pratica, ma è stato trasmesso al Presidente della Regione Rosario Crocetta. “Probabilmente superfluo ma giusto sottolineare – si legge nella nota di trasmissione a firma del Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma – che l’avere assunto una decisione politicamente ed istituzionalmente così forte, totalmente condivisa e sottoscritta dagli esponenti di tutti i gruppi consiliari, sta a significare l’assoluta necessità di procedere celermente alla nomina di un nuovo Commissario Straordinario considerata l’indifferibile urgentissima esigenza di potere fare affidamento su di una conduzione amministrativa dell’Ente che, sia pure “tecnica” come quella commissariale, abbia nel contempo l’irrinunciabile qualità di una presenza in loco molto più continua ed impegnata nonché la fondamentale prerogativa di una maggiore disponibilità al confronto e al dialogo con gli organi elettivi dell’Ente”.

Tra le accuse mosse al commissario Giammanco dai consiglieri provinciali, la sua assenza in Consiglio riguardo ad importanti discussioni, come quelle sulla Megaservice e sull’ Airgest – società partecipata che gestisce lo scalo aeroportuale civile di Trapani Birgi – , oltre al fatto di non aver proceduto al ritiro, in autotutela, delle delibere dell’amministrazione guidata da Mimmo Turano, che elargivano contributi per oltre 800 mila euro, adottate poco prima delle sue dimissioni da presidente, il 30 Agosto scorso.