‘Giungla’ attorno al campo da tennis di Alcamo. Nessun intervento su muro crollato

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Non siamo in periferia e nemmeno in un villaggio del terzo mondo. Siamo invece in pieno centro abitato, a due passi da una scuola e all’interno di una zona che, ad Alcamo, ospita impianti sportivi comunali: due palestre coperte e un campo da tennis all’aperto. Siamo ad Alcamo, grossa cittadina di 45.000 abitanti. Le immagini riguardano proprio il campo da tennis. Gli spazi intorno sono divenuti una piccola e inaccessibile giungla con un incredibile proliferare di insetti e di zanzare. Un degrado che purtroppo è presente in altre zone della città ma che sembra davvero poco digeribile all’interno di un centro comunale polisportivo frequentato ogni giorno da centinaia di persone.

Inoltre, con l’inizio dei campionati, arrivano squadre e atleti da altri comuni che si ritrovano questo eccellente biglietto da visita. Manca il personale e quello che c’è non ha le qualifiche adatte. Il solito ritornello. La verità, a nostro parere, sta invece sempre nel contratto settennale fra comune di Alcamo e Roma Costruzioni. Gli operai dell’azienda si occupano anche del verde pubblico ma, da contratto, hanno una quantità annuale ben definita. Evidentemente non basta per dare un decoro a tantissime zone di Alcamo, anche quelle residenziali, come le aiuole del viale Italia. Ma tornando al campo da tennis e a quell’area che sorge al di sotto dell’istituto scolastico Bagolino, c’è da segnalare un’altra vicenda. Il muro di contenimento crollato con la torrenziale pioggia dell’ottobre dello scorso anno. L’immagine, dopo un anno, è sempre quella.

Sembra una scena di un bombardamento a Bagdad. A prescindere dall’ex casa del custode comunale, poi adibita a laboratori informatici della scuola Bagolino ed ora vietata all’uso, la frana ha anche eliminato una via di accesso e di uscita dallo stesso istituto scolastico. Chiusa infatti dai vigili del fuoco la scala esterna che porta nello spiazzo degli impianti sportivi e del plesso scolastico del Vito Fazio Allmayer. Da allora nessun consolidamento è stato realizzato su quella parete ma sono soltanto rimasti i divieti di accesso per rischi alla pubblica incolumità. I problemi di stabilità, però, secondo qualcuno, potrebbero anche interessare l’agglomerato di palazzine popolari che sorge proprio nei pressi della frana e al fianco della scuola Bagolino.