Alpauno

Giornata mondiale dell’Ambiente. Da Alcamo a Terrasini, un territorio che sceglie la sostenibilità   

Non bastano più le buone intenzioni. Serve una presa di posizione netta, quotidiana, concreta. Oggi, Giornata Mondiale dell’Ambiente, le comunità del golfo e dell’entroterra – da Alcamo a Castellammare, passando per Balestrate, Cinisi, Terrasini e Partinico – parlano con una voce sola: quella dell’urgenza. L’urgenza di proteggere il territorio, rigenerarlo, educare alla cura e alla responsabilità ambientale. Non è solo una celebrazione simbolica, ma il racconto – e la prosecuzione – di un lavoro che affonda le radici nella vita reale delle persone. A partire dalle scuole, che stanno diventando il primo fronte della trasformazione: ad Alcamo, Balestrate, Partinico, gli studenti sono protagonisti attivi di progetti che intrecciano ecologia, cittadinanza e partecipazione. Dall’orto didattico al plogging, dalla piantumazione di nuovi alberi nelle zone colpite dagli incendi alla riflessione sullo spreco alimentare: piccoli atti che educano a un nuovo modo di stare al mondo. E poi le istituzioni, che – pur tra mille difficoltà – hanno cominciato a mettere l’ambiente al centro dell’agenda. Castellammare ha avviato un vasto piano di pulizia urbana e decoro, mentre Cinisi viene riconosciuta da Legambiente come Comune Riciclone per la gestione virtuosa dei rifiuti. A Terrasini la lotta all’abbandono dei rifiuti passa dal coinvolgimento diretto di studenti e cittadini, mentre a Partinico si affronta il tema della sostenibilità da una prospettiva sociale, con iniziative contro lo spreco e per il riuso. Non si tratta di eventi isolati, ma di un tessuto che si sta ricucendo intorno a parole come consapevolezza, tutela, futuro. Un percorso che passa per i boschi, le coste, le piazze e le scuole. Un’alleanza tra cittadini, enti locali, associazioni e mondo dell’istruzione, dove l’ambiente non è più il tema “di nicchia”, ma il perno su cui ripensare ogni scelta. La sfida più difficile resta quella di rendere tutto questo sistemico, strutturale, permanente. Ma la direzione è tracciata. E oggi, nel cuore delle province di Trapani e Palermo, il messaggio è chiaro: o si cambia davvero, o si perde tutto. L’ambiente non può più aspettare.

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