“Giornata mondiale dell’acqua’, lotta agli sprechi. Disagi per gli agricoltori siciliani

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Il 22 marzo si celebra la “Giornata mondiale dell’acqua” istituita nel 1992 dalla Nazioni Unite volta a sensibilizzare sull’enorme importanza di quella che viene definita “oro blu”. Uno degli obiettivi principali della ricorrenza è quello di contrastare la crisi idrica, evidenziare le criticità legate al consumo e alla gestione dell’acqua e promuovere, quindi, stili di vita volti a combattere il cambiamento climatico.

La questione assume quest’anno una maggiore importanza per l’Italia alle prese con il secondo anno consecutivo di carenza d’acqua: il 2022, infatti, è stato uno degli anni in cui si sono registrati forti caldi e, in alcuni casi, mancanze di precipitazioni. Anche in Sicilia, l’assenza di piogge insieme alla presenza di fenomeni metereologici estremi (quali alluvioni, nubifragi e grandinate), hanno messo in ginocchio il comparto dell’agricoltura. Ma v’è di più: oltre alla siccità esiste, infatti, lo spreco dell’acqua che, soprattutto nell’isola, si disperde per oltre la metà dei volumi immessi in rete.

Basti far riferimento alla diga Trinità di Castelvetrano, uno dei comprensori in cui l’agricoltura è il settore trainante dell’economia sicula occidentale. La diga, oltre ad avere un volume di acqua molto basso, presenta le paratie costantemente aperte con il diretto riversamento dell’acqua in mare. Si tratta di un problema importante che riguarda diverse aziende agricole della provincia di Trapani e per la quale le associazioni di categoria hanno già chiesto l’intervento del Prefetto e della Regione.

Nel frattempo, aumentano i comuni che hanno optato per il razionamento dell’acqua per uso domestico: a Palermo si sono registrati 183 giorni di sospensione del servizio, 182 a Trapani e Agrigento. Ciò anche per far fronte alle bollette dell’acqua sempre più care. Un modo per ridurre il consumo di acqua in bottiglie usa e getta potrebbero essere  le casette dell’acqua, punti di approvvigionamento idrico presso cui i cittadini  posso riempire bottiglie, preferibilmente di vetro, per limitare il consumo di plastica. Una delle ultime casette d’acqua inaugurate dalle nostre parti è stata quella di Paceco che consente il prelievo di acqua al costo di sette centesimi al litro.