Gibellina, giro di spaccio: arresti domiciliari per due giovani

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Nelle prime ore di questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, supportati dai militari delle Compagnie di Mazara del Vallo e di Monterotondo (ROMA) e da unità cinofile di Palermo, hanno dato esecuzione a tre misure cautelari emesse dal G.I.P. di Sciacca, su richiesta della procura, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Agli arresti domiciliari sono finiti i giovani gibellinesi Enzo Valerio Licinio, 21 anni, e Paolo Lipari, 24 anni, attualmente domiciliato a Fonte Nuova (ROMA). G.G., gibellinese di 44 anni, è stato invece sottoposto all’obbligo di presentazione trisettimanale alla polizia giudiziaria. L’operazione, denominata “Venerdì nero”, è stata condotta, a partire dal dicembre 2013 e fino al settembre scorso anche tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno portato alla luce un articolato traffico di droghe leggere, prevalentemente marijuana, nei territori di Gibellina, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Salaparuta. Le droghe venivano acquistate a Campobello di Mazara e a Castelvetrano per poi essere vendute a Gibellina. Licinio e Lipari, emersi come principali spacciatori, si fornivano spesso reciproca assistenza, procurando le sostanze stupefacenti all’altro quando uno rimaneva senza, in modo da essere sempre entrambi in grado di soddisfare le esigenze della rispettiva “clientela”. Lo spaccio avveniva a soprattutto a Gibellina, principalmente nei pressi delle abitazioni dei due arrestati e di una nota sala giochi del piccolo centro belicino, punto di ritrovo per molti giovani. Le telecamere installate nel Sistema delle piazze dai militari dell’Arma hanno consentito di documentare diversi incontri finalizzati allo spaccio. Nel corso delle indagini è emerso, inoltre, che gli indagati, temendo di essere intercettati al telefono, sia fra di loro che con i rispettivi acquirenti, per indicare lo stupefacente usavano dei termini convenzionali, come “storie”, “cd”, “bombette”. Anche alcuni minorenni figurano tra i clienti di Licinio, il quale si faceva talvolta aiutare dallo zio convivente, G.G., nell’intensa attività di spaccio. Rilevanti i quantitativi di droga ceduta: in alcune conversazioni telefoniche si parla di 350 euro di “erba” e di somme di denaro fino a 900 euro. Nel corso delle indagini è emerso, altresì, che alcuni acquirenti a loro volta spacciavano le sostanze stupefacenti ad altri giovani assuntori. Nel corso dell’operazione sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari, che hanno portato complessivamente al sequestro di altri 70 grammi di marijuana, 30 grammi di hashish e 15 grammi di semi di canapa indica. P.D., 31 anni, L.B., 17 anni, T.T., 17 anni, R.P., 27 anni, sono stati denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio. A Santa Ninfa, un soggetto è stato segnalato alla Prefettura di Trapani per uso personale di sostanze stupefacenti e, in totale, sono stati notificati sette decreti di perquisizione con contestuale avviso di garanzia ad altrettanti soggetti indagati per detenzione ai fini di spaccio.