Formazione: tagli, accordo Regione-sindacati

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Salvagente, seppur piccolo, per la formazione professionale. Nella tarda serata di ieri è stato raggiunto l’accordo tra il governo regionale e i sindacati: sarà rimpolpato il fondo per rifinanziare i corsi del prossimo anno ma non per intero rispetto all’anno che si sta per concludere. Morale della favola: in provincia di Trapani magari non si perderanno i 500 posti di lavoro preventivati con i tagli che erano stati pensati appena qualche giorno fa ma comunque una buona fetta di essi sicuramente. Domano il governo delibererà un atto di approvazione dell’ipotesi di accordo a cui si è pervenuti. L’accordo prevede l’incremento dei fondi per l’Avviso 20, da 200 a 220 milioni, la copertura degli sportelli multifunzionali e lo sblocco entro il mese di giugno di tutti i pagamenti arretrati, per gli enti che hanno presentato la rendicontazione corretta. “La via da proseguire – aggiunge il presidente – è quella del confronto, evitando tensioni che non servono a favorire il processo di riforme necessarie e che si devono realizzare”. Il Presidente e l’assessore alla Formazione, incontreranno oggi stesso a Palazzo d’Orleans le organizzazioni datoriali gli enti di formazione, per illustrare loro l’organizzazione del nuovo piano formativo regionale. Ma, mentre a Palazzo d’Orleans si svolgeva l’incontro, all’Assemblea regionale si è aperto uno scontro politico nella maggioranza. Da una parte il presidente della commissione Lavoro Marcello Greco, che con una risoluzione presentata e approvata in Quinta commissione ha criticato apertamente l’azione dell’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra, chiedendo il ritiro della circolare che gettava le basi della riforma del settore, e dall’altra il Partito Democratico che, con le deputate e componenti della commissione Mariella Maggio e Antonella Milazzo, ha sostenuto il dialogo in atto tra governo e parti sociali. “Sulla delicata vertenza della formazione – hanno spiegato le parlamentari Pd – la commissione ha scelto la strada della rottura con il governo: una strada che serve solo ad aumentare la tensione. In questa fase, invece, bisogna fare ogni passo utile a tutelare i lavoratori”. Di parere diverso il deputato Pippo Sorbello dell’Udc, partito che fa parte della maggioranza, che invece la risoluzione l’ha votata: “In Commissione abbiamo proceduto ad approvare la risoluzione in quattro punti che impegna il governo regionale a dare integrazione a iniziative in materia di Formazione Professionale, ancora disatteso; a  ritirare l’avviso n.2247 dell’assessorato regionale della Formazione dello scorso 30 maggio, nelle more della presentazione di un progetto organico di riforma del settore della formazione professionale, di cui abbiamo ribadito la necessità, ad assicurare lo sblocco degli stipendi dovuti ai dipendenti del settore e infine ad assicurare, mediante la razionalizzazione e il potenziamento degli uffici preposti, l’efficace adempimento degli obblighi amministrativi connessi al settore della formazione”. La cosa certa è che la provincia trapanese è tra le più foraggiate della Sicilia in tema di formazione, quindi sarà tra le più colpite da questa cura dimagrante, con quasi 300 corsi finanziati per un totale di 140 mila ore e con 4 mila allievi al seguito, pari al 20 per cento del totale finanziato dalla regione nel territorio siciliano, quindi con circa 2 mila dipendenti.