Fondi PSC, definanziamenti del CIPESS. Pure porto di Pantelleria e polo di Castelvetrano

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Dalle grandi opere (circa 13 milioni per il porto di Pantelleria) alle più piccole (50mila euro per la progettazione preliminare del collegamento canale di mezzo). Sono stati definanziati dal CIPESS (comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) ben 79 progetti dei Piani di Sviluppo e Coesione, otto dei quali ricadenti in provincia di Trapani per un ammontare complessivo di poco più di 26 milioni di euro . “L’ennesimo fallimento del centrodestra siciliano – ha tuonato la deputata regionale trapanese del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, vicepresidente della Commissione all’ARS per l’esame delle attività dell’unione europea -. Il presidente Schifani può, a buon diritto, rivendicare continuità con il precedente governo di Nello Musumeci, sul quale ricadono le maggiori responsabilità per questa ennesima occasione persa per la Sicilia. Neppure uno straccio di carta è stato presentato – ha spiegato Ciminnisi – per consentire l’accesso di questi progetti ai finanziamenti PSC».

“Tra i progetti che rimarranno solo nel libro dei sogni e delle dichiarazioni da campagna elettorale – ha concluso la deputata regionale pentastellata – anche l’atteso aggiornamento del Piano regolatore portuale di Trapani e il polo tecnologico per il trattamento di rifiuti di Castelvetrano”. Ciminnisi ha concluso la sua nota annunciando il timore che nell’immediato futuro, già nel prossimo mese di gennaio, si possano perdere altri finanziamenti europei per importantissime opere”. Attualmente i progetti definanziati sono quelli per la riqualificazione e il potenziamento del Porto di Pantelleria per un ammontare di 12.911.000 euro, del Polo tecnologico di contrada Airone a Castelvetrano per circa sei milioni, la riqualificazione dell’area dell’ex baraccopoli di santa Ninfa per quasi due milioni di euro. Definanziati anche i progetti per il restauro dei macchinari dello stabilimento Florio di Favignana per una spesa prevista di 668mila euro e quello da 400.000 euro per la logistica e l’accoglienza al parco archeologico di Segesta. Si perderanno infine 230mila per l’impiantistica del cinema Astro di Partanna.