Riceviamo ogni giorno decine di telefonate, messaggi e contatti da ogni dove, tanto che lo squillo del telefono ormai potrebbe non avere più quel carattere di “urgenza” che aveva fino a un decennio fa. Ma dev’essere stato un tuffo al cuore quando Flavio Barone, diciassettenne castellammarese, ha ricevuto una telefonata molto speciale. Proviamo a immaginare infatti se al “Pronto, chi parla?” ci venisse risposto “Sono Sergio Mattarella”. Probabilmente penseremmo a uno scherzo di un amico buontempone. Ma non ha avuto invece dubbi il nostro Flavio, che aveva la certezza che il presidente della repubblica in persona avrebbe risposto ai suoi appelli e avrebbe letto proprio il suo libro, “Io sono Flavio Bomber1” presentato pochi giorni fa proprio a Castellammare, città di origine di Mattarella. Libro che racconta con autenticità il suo quotidiano, il suo percorso di inclusione, il suo desiderio di essere il numero uno, ricordando però sempre chi ha bisogno.
“Sono un tuo amico, ti aspetto a Roma con la tua famiglia” così il capo dello stato, Sergio Mattarella, ha detto al telefono al ragazzo castellammarese. Parole di amicizia e vicinanza che coronano un sogno. A dire il vero Flavio di sogni ne ha più d’uno e alcuni li ha già realizzati. Scrivere il suo libro e devolvere il ricavato alle associazioni che si occupano di disabili sul territorio è uno di questi. Poi diventare calciatore, ma prima ancora lavorare in un’azienda, ma part-time, forse per avere il tempo di coltivare le altre sue passioni, come la cucina, la playstation e ovviamente la prima ambizione: continuare a lavorare per i disabili, per sensibilizzare la comunità alle tante problematiche che ancora ci si trova ad affrontare dando per una volta uno sguardo dall’interno. “Inclusione” è un termine molto usato in questi casi che purtroppo ha delle criticità. Purtroppo chi include e chi viene incluso sono forse ancora troppo distanti.