Alpauno

Firmato l’editto per l’avvio della Causa di beatificazione del calatafimese Manuel Foderà

Un nuovo passo verso la beatificazione per Manuel Foderà, il bambino di Calatafimi morto a soli nove anni nel 2010, ma la cui breve esistenza ha lasciato un’impronta luminosa nella comunità diocesana. Lo scorso 21 giugno, nel giorno in cui Manuel avrebbe compiuto 24 anni, il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli ha firmato l’editto che annuncia l’avvio della fase diocesana della Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio. Si tratta di un passaggio canonico obbligato: l’editto sarà letto durante tutte le celebrazioni della Solennità dei Santi Pietro e Paolo, domenica 29 giugno, e rimarrà affisso per quattro settimane all’albo della Curia e in tutte le chiese, conventi e istituti della diocesi. La comunità è invitata a far pervenire eventuali testimonianze, scritti, lettere o documenti – anche fotografici o audiovisivi – che possano attestare la fama di santità di Manuel. Nato il 21 giugno 2001 a Salemi, Manuel visse fin dall’età di quattro anni il calvario di un neuroblastoma in stadio avanzato. Cinque anni di malattia affrontati con fede incrollabile, alimentata da un’intensa amicizia con Gesù e Maria. Chiedeva di ricevere la Prima Comunione – che ottenne con straordinaria consapevolezza nel 2007 – e poi la Cresima nel 2008. In lui si intrecciavano il dolore fisico e la gioia spirituale: pregava per i peccatori, per i sacerdoti, per i compagni di ospedale, chiamando l’Eucaristia “una bomba di grazia” e sé stesso “un piccolo guerriero della Luce”. Nel dicembre 2024, il vescovo Fragnelli aveva già preannunciato l’intenzione di aprire la causa, confermata poi dalla nomina ufficiale del postulatore Francesco Catozzella – avvocato della Rota Romana – e della vice-postulatrice Maria Cristina Bresciani. Il 22 febbraio 2025 il “supplex libellus” è stato formalmente accolto e, ottenuto il parere positivo della Conferenza episcopale siciliana, si è dato corso agli atti pubblici. Ora la parola passa al popolo di Dio, chiamato a testimoniare se davvero, in Manuel Foderà, si sia manifestato quel segno di santità che supera l’età e la sofferenza, lasciando una traccia viva e potente nel cuore di chi lo ha incontrato.

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