Fermata banda di trafficanti di immigrati

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    Sgominata organizzazione criminale di origine egiziana che organizzava sbarchi di clandestini nel sud Italia.

    Ieri la Guardia di finanza e la Polizia di Bari hanno eseguito sette fermi di indiziati di delitto, emessi dalla Procura di Bari, nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari, – egiziani e tunisini – responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere transnazionale finalizzata la favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con base in Egitto e cellule operative in Puglia, Lombardia, Campania e Sicilia.

    Le indagini avevano avuto inizio nell’ottobre 2011, quando al largo del Comune di Giovinazzo, in provincia di Bari, le Fiamme Gialle, durante un controllo ad un motopeschereccio, avevano accertato la presenza a bordo di 151 clandestini, la maggior parte dei quali di origine egiziana, e arrestato i 13 membri dell’equipaggio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, resistenza o violenza a nave da guerra – in questo caso la motovedetta della Guardia di Finanza.

    Dalle dichiarazioni rese dai clandestini era emersa l’esistenza un’organizzazione criminale transnazionale egiziana, dedita al traffico dei clandestini provenienti dall’Egitto e diretti in Italia.

    Il basista egiziano si occupava di reclutare connazionali e non, interessati ad emigrare in Europa, ai quali veniva assicurato il trasporto in autocarro fino alla costa egiziana, per il successivo imbarco su gommoni o piccole imbarcazioni che fungevano da navette verso natanti più grandi – generalmente motopescherecci – per dirigersi verso il litorale italiano.

    Una volta arrivati in Italia, la struttura criminale assicurava loro l’accoglienza fornendo abiti puliti e biglietti ferroviari, oltre all’accompagnamento verso la più vicina stazione per raggiungere città del nord o anche l’estero. La somma richiesta per il viaggio era di circa cinquemila euro.

    Le indagini avviate da quel momento sui cosiddetti “viaggi della speranza”, avevano permesso di impedire due successivi sbarchi, uno sempre al largo delle coste baresi e uno nel Golfo di Taranto.

    Dopo i tentativi di sbarco falliti, l’organizzazione ha “spostato” le proprie rotte verso la Sicilia, dove in effetti, lo scorso 30 aprile, è stato intercettato l’ennesimo sbarco di clandestini egiziani nelle acque antistanti Mazara del Vallo; in quella occasione furono fermati 81 immigrati e arrestai 15 membri dell’equipaggio ed uno scafista. Proprio quest’ultimo tentativo di sbarco ha consentito di delineare il ruolo di ciascuno dei componenti del gruppo criminale, i cui referenti a Mazara del Vallo erano Said Abdelghani, Ramzi Loussaief e Abdelkader Hamrouni.

    Nelle complesse attività di polizia sono stati complessivamente 490 immigrati clandestini, arrestai 43 soggetti , sequestrati 4 motopescherecci e 3 gommoni.

    L’operazione conclusa da poche ore ha messo a segno un duro colpo all’organizzazione criminale che avrebbe tratto enormi guadagni dalla sua attività: se, infatti fossero andati a buon fine i viaggi della speranza, la Procura di Bari ha stimato che avrebbero assicurato alle casse dell’organizzazione, circa 2 milioni e mezzo di euro.