Favignana: liberata “Sofia”, esemplare di tartaruga marina

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E’ stata liberata ieri mattina, nel canale che separa le isole di Favignana e Levanzo, nella
zona C dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, Sofia,  l’esemplare di tartaruga marina
Caretta caretta che era stato recuperato in grave difficoltà nei primi giorni di settembre.
L’animale, un giovane esemplare di circa 30 centimetri, si è completamente ristabilito
grazie alle cure ricevute presso il centro tartarughe del WWF Italia di Lampedusa. Sofia
era  stata  rinvenuta  nelle acque  antistanti l’isola  di  Favignana da alcuni diportisti, che
l’avevano poi consegnata ai  volontari di Legambiente  e al  personale  dell’Area marina
protetta, prima di essere trasferita, nello stesso giorno,  a Lampedusa con il supporto
della Guardia Costiera. Presentava segni di lesioni dovute a una matassa di plastica in cui
era rimasta incastrata, che aveva in parte anche ingerito.
Prima della liberazione, avvenuta da bordo dei natanti dell’AMP, Sofia è stata mostrata ai
bambini e ai ragazzi delle scuole di Favignana, nel corso di una speciale lezione di
educazione ambientale improvvisata presso il porto, in collaborazione con l’Istituto
Comprensivo A. Rallo.
Alla liberazione hanno partecipato il Direttore dell’AMP, Stefano Donati, il direttore
della Riserva delle Saline di Trapani, Girolamo Culmone, rappresentanti di Legambiente
e della Ripartizione Faunistico Venatoria della Regione Siciliana.
L’Area Marina Protetta “Isole Egadi” sta proseguendo, intanto, l’allestimento del Centro
di primo Soccorso per tartarughe marine a Favignana, nel piano seminterrato del Palazzo
Florio. Il centro, finanziato anche con fondi comunitari nell’ambito del progetto
TartaLife, sarà gestito da Legambiente e WWF Italia e consentirà di curare le tartarughe
in difficoltà direttamente sul posto.  tarta sofia 1tarta sofia2